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9 min.

Itinerario di 2 settimane in Cambogia, tra alti e bassi

Silvia's Trips in Cambogia

Phnom Penh

Devo dire che il primo impatto e le prime impressioni sono state molto più africane che asiatiche…

Silvia's Trips in Cambogia

Dove dormire:  sono rimasta tre notti al The Pavillon (35$ a notte, colazione inclusa). L’hotel è come un’oasi di pace. Si tratta di una villa coloniale con arredi in stile, giardino esotico lussureggiante e bellissima piscina centrale. Come stanza, ho optato per un bungalow di cristallo e teak immerso nel giardino, ben decorato e silenzioso. Ottima la colazione a base di prodotti locali, i cocktails e i piatti khmer serviti al bordo della piscina.

Dove mangiare: ho mangiato un ottimo amok al pollo da Rever Front, sul lungofiume (22000 Riel), mentre sconsiglio vivamente il ristorante Ngon, per il pessimo servizio e la bassa qualità dei piatti (24000 Riel). Se soggiornate al The Pavillon, la cucina merita.

Visite: la città è veramente molto caotica e sporca. Ad ogni angolo si incontrano vittime delle mine anti-uomo e bambini che fanno l’elemosina o cercano di vendere braccialetti di stoffa ed altri oggetti. Palazzi e ville lussuose sorgono accanto a case e condomini mal ridotti che si reggono in piedi a stento. Tuk tuk e camioncini sgangherati circolano per le strade accanto a centinaia di motorini nuovissimi e luccicanti, ma soprattutto a moltissimi SUV lussuosissimi. Per le strade si vedono molti auto-lavaggi previsti per poter lavare nei dettagli anche sotto l’auto/motorino, il tutto nel polverone globale che ricopre tutto e tutti…
Silvia's Trips in Cambogia
Ho dedicato la prima giornata alla visita del centro: Palazzo Reale (25000 Riel), molto bello e ben tenuto, anche se sicuramente meno impressionante di quello di Bangkok; Museo Nazionale (12500 Riel), molto interessante e a mio parere bellissimo dal punto di vista architettonico; sede del Buddha e Wat Phnom (4000 Riel); quindi tuk tuk (8000 Riel) per il mercato russo, che ho trovato molto deludente e altro tuk tuk (4000 Riel) per la scuola… durissimo, e non aggiungo altro perché ritengo debba essere una visita scelta e vissuta a livello personale.
Giornata seguente dedicata alla visita, in 4×4 (20$), di Udong, la Vittoriosa, e dei suoi templi (1$). Si tratta dell’ex capitale del paese, sita a 41km di distanza. Il sito è bellissimo e frequentato quasi esclusivamente da cambogiani. Splendido panorama sulla campagna circostante e moltissimi micro templi.
La prima salita si compone di 500 gradini, rigorosamente al sole…

Dall’alto, ho notato un complesso di templi bellissimo a pochi km di distanza. Si tratta di un Istituto di Studi BuddhistaLa pace ed i sorrisi vi regnano sovrani. Edifici bellissimi e molto ben tenuti, bei giardini puliti e ordinati, silenzio e monaci gentili e disponibili.

Per le escursioni della terza giornata ho contrattato con lo stesso autista per le visite di Phnom Chisor e Tonlé Bati (22$). Ho attraversato bellissime risaie color smeraldo e molti villaggi, purtroppo sporchissimi e mal tenuti, ma tutti ricchi in belle automobili protette da teli, mentre i proprietari mangiano nella polvere e sporcizia sul ciglio della strada…
Phnom Chisor (1$) è in fase di restauro, ma le rovine sono bellissime.
Meno interessante Tonlé Bati (1$), ormai inglobato da un cimitero cinese.

Battambang

Phnom Penh – Battambang:  ho preso l’autobus delle 9.30 della Paramount (1000 Riel). Sei lunghissime ore su strada cocente, con musica cambogiana al massimo e clacson ogni due minuti… il paesaggio non è molto vario e le fermate per pause, pasti, salita e discesa venditori ambulanti sono svariate.
Sono però stata fortunatissima, dato il numero di autobus in panne incrociati lungo la strada!

Dove dormire: Ho prenotato presso La Villa (40$ a notte, colazione inclusa). L’hotel è carino, ma un po’ triste. Ricavato da una bella villa coloniale degli anni trenta, con arredi in stile, ma gestito non benissimo… Cucina del ristorante mediocre e cara e colazione molto scarsa. Bella piscina. Notti molto rumorose a causa del karaoke limitrofo che va avanti ad oltranza durante la notte e chiude solo con l’apertura dei cantieri la mattina! Un orrore!

Dove mangiare: sono stata molto bene in due ristoranti, il Bamboo Train Café (costo medio 25000 Riel) e il White Rose (18000 Riel). In entrambi i casi ho ordinato solo piatti khmer (ottimi gli spring rolls freschi!) e fantastici frullati di frutta fresca.

Silvia's Trips in Cambogia

Paese che vai, sicurezza sul lavoro che trovi

Visite: ho passato la prima caldissima giornata a spasso per questa piccola e pulita cittadina coloniale, in evidente espansione. Visitando i vari templi della città e chiacchierando piacevolmente con un giovane monaco molto simpatico (pare sia la norma in città!).
Il museo della città ha una collezione di sculture molto interessante (1$), ma ero l’unica “bianca” al suo interno. A dire il vero, ero praticamente l’unica “bianca” in città!

Molto bello anche il palazzo del governatore che però ho potuto ammirare solo dall’esterno.
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Secondo giorno dedicato alle escursioni nei dintorni (7$ in tuk tuk). Ho visitato Ek Phnom (2$) che merita veramente, sia per le rovine che per il paesaggio attraversato. Anche qui ero l’unica non asiatica… proseguendo per Phrasat Banan (2$) si attraversano villaggi molto carini e animati e bellissime risaie. La salita al tempio mi ha stremata! Silvia's Trips in Cambogia

Prima di ripartire ho anche preso il norry, il divertente il treno in bamboo che porta alla tradizionalissima fabbrica di mattoni e di cui ho parlato dettagliatamente nella mia intervista sul blog di viaggi in treno Bassa Velocità.

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Siem Reap

Battambang – Siem Reap: un bellissimo viaggio in battello della durata di otto ore (20$) fino a Siem Reap. Uscendo da Battambang si nota solo la sporcizia dell’acqua e delle due rive e si è scioccati dalle moltissime persone che si lavano (anche i denti!) nel fiume e mangiano in mezzo ai rifiuti e a qualche carcassa di animale…

Allontanandosi dalla città la vista sul fiume diventa sempre più interessante e meglio organizzata. Fantastici i villaggi/città galleggianti sul Tonlé Sap.

Consiglio a tutti di imbarcare tenendo una felpa a portata di mano perché assolutamente necessaria per le prime ore di navigazione. Altro dettaglio: le prime tre persone per lato si bagnano dall’inizio alla fine! Ovviamente, io ero seduta in prima fila…

Dove dormire: sono stata al Palm Garden Lodge (9$ a notte, colazione inclusa). L’hotel non è niente male tenuto conto del budget, ma la pulizia del bagno è a dir poco approssimativa e la colazione più che mediocre, in compenso hanno biciclette a disposizione dei clienti (!). Il proprietario, Mao, è molto simpatico e disponibile e i tuk tuk gestiti dall’hotel sono molto pratici ed economici (30$ per tre giorni) per visitare i templi più lontani.

Consiglio una catena con lucchetto per chiudere gli armadi…

Dove mangiare: al Cambodian BBQ in Pub Street (25$ per una grigliata cambogiana completa), dove ho scoperto di amare la carne di coccodrillo oppure al Tigre de Papier (7$ per una deliziosa cena a base di lok lak).

Se amate i frullati di frutta, lungo le strade se ne trovano a bizzeffe e il costo è sempre di 1$.

Visite: consiglio di andare subito in biglietteria per comprare il pass per il sito per tre giorni (40$) ed evitare la coda del mattino dopo.   

Volendo visitare in un crescendo di importanza e bellezza, ho dedicato la prima giornata ai templi del grande circuito, che non descrivo perché una qualsiasi guida può farlo molto meglio…, ma le emozioni sono state bellissime. Da vedersi almeno una volta nella vita!

Per non stressati troppo, ho poi dedicato la giornata seguente al relax. Sveglia tardiva e ricca colazione nel quartiere francese (4$), quindi pomeriggio all’insegna del lusso presso il centro spa/piscina del Angkor Century (8$per l’accesso, asciugamani etc + 15$ pasti e cocktails).

Fine pomeriggio al mercato notturno, dove ho comprato di tutto… 😀

La seconda giornata di visite avrei dovuto organizzarla come prima… comunque, ho visitato il Roulos Group la mattina e dopo pranzo il National Museum (12$) che merita e aiuta molto a capire e interpretare i vari codici e simboli rappresentati in tutti i templi. Sbagliando si impara.
Al tramonto ho fatto un bel giro in bici per ammirare i riflessi su Angkor Wat. Una vera emozione.

Silvia's Trips in Cambogia

Per l’ultima giornata a Siem Reap ho messo la sveglia alle 4.30. Non potrò mai scordare le mille luci dei tuk tuk nella notte, né le torce dei turisti sul ponte d’accesso ad Angkor Wat. Sono rimasta all’esterno, per approfittare dei riflessi dell’alba sull’acqua e anche per evitare le impalcature ed i teloni dovuti ai lavori di restauro sulla facciata principale.

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Appena uscito il sole, il tempio si è praticamente svuotato e ho assistito ad una processione in senso inverso, ma soprattutto, ho potuto visitare con relativa tranquillità.
Da lì, sono poi passata al resto del piccolo circuito e non ci sono parole per descrivere le emozioni provate nel corso della giornata né la stanchezza al ritorno in albergo verso le 17.00!
  Silvia's Trips in Cambogia

Dettagli pratici per 2 settimane in Cambogia

Come sempre, ho organizzato tutto da casa, con l’aiuto di varie guide e alcuni racconti di viaggio di amici.

Il tutto – voli, hotel, pasti ecc. – mi è costato circa 900€.
Il cambio al momento del viaggio, nel gennaio 2011: 1 $ = 0.76€ ; 1KHR (Riel) = 0.00019€

Sono partita a metà gennaio con un volo Egyptair da Malpensa a Bangkok, via Il Cairo (489€). Mi sono trovata bene, come sempre. Voli puntuali, aereo pulito e ottimo rapporto qualità-prezzo.

Dopo una notte di scalo a Bangkok, l’indomani ho preso un volo rapidissimo con Air Asia da Bangkok a Phnom Penh (69€) e trafila, anch’essa rapidissima per il visto (30$) che viene consegnato tramite appello, fatto però con il nome e non con il cognome!

Per lasciare il paese si paga una tassa di 25$.

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Cosa mettere nello zaino per due settimane in Cambogia

  • portatevi un sacco di seta per dormire tranquillamente e indipendentemente dall’eventuale dubbia pulizia. Io uso questo ed è ancora perfetto dopo quasi dieci anni e svariati viaggi: Stretch Silk Liner
  • uscite sempre con un pareo e dei calzini extra per le visite ai luoghi sacri
  • partite con uno zaino, soprattutto se prevedete delle tappe in battello e ve le consiglio di cuore
  • non portate vestiti per più di una settimana, ché poi lo zaino pesa e tanto il paese abbonda di lavanderie. In questo post trovate una guida pratica per viaggiare leggeri

Silvia's Trips in Cambogia

La Cambogia è un paese distrutto da coloni, guerre, rivoluzione e khmer rossi.
Praticamente non ci sono ragazzi della mia generazione perché sterminati alla nascita o prima.
La gente è sorridente, ma annientata dalla storia recente e anche dalla povertà e dalla corruzione.
E normale e banale incrociare vittime delle mine e passare accanto a cartelli che indicano il pericolo ancora attuale di queste ultime.
Malgrado tutto ciò, vale la pena visitare il paese ed avvicinarsi alla cultura e alle persone.
Nel corso di questo viaggio ho riso, pianto, mi sono sentita impotente, ho provato rabbia e vergogna, mi sono emozionata e divertita…

Non scorderò mai i sorrisi, gli occhi tristi, i cartelli testimoni di un passato che non va dimenticato perché ancora presente… e ovviamente non scorderò la straordinaria bellezza e ricchezza della loro cultura.
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Silvia's Trips

Hi there! My name is Silvia and after 15 years between the Paris Opera and the Palau de les Arts in Valencia I now run a boutique hotel in Cinque Terre, deal with tourism management and blogging, sail, horse-ride, play guitar and write about my solo trips around the world. For more info about me and my travel blog check my full bio.

6 Comments

  • Claudia ha detto:

    Scrivi “Devo dire che il primo impatto e le prime impressioni sono state molto più africane che asiatiche…”.. Forse è per quello che da amante dell’Africa mi è piaciuta così tanto la Cambogia? 😉

    • Silvia's Trips ha detto:

      Probabile allora! 🙂
      Ripenso spesso a questo viaggio e dopo anni sono forse pronta per tornarci e visitare il resto del paese, ma in loco ho provato molta frustrazione e la gestione delle emozioni non è stata proprio semplice…
      Un paese straordinario che si è cercato di cancellare con ogni mezzo.

  • dueingiro.blogspot.it ha detto:

    Grazie per le dritte. Lo terremo a mente per quando ci servirà ;)! Prima o poi spulceremo tutti i tuoi post! Grazie!!

    • Silvia's Trips ha detto:

      Grazie, siete troppo buoni! Era uno dei miei primi tentativi di post… cercando di mediare tra i miei diari privati pieni zeppi di emozioni e sensazioni personali e un qualcosa di informativo che potessero leggere anche degli sconosciuti. Un disastro insomma 😀
      Detto ciò, appena potete andate in Cambogia!

    • Silvia's Trips ha detto:

      Grazie, siete gentilissimi! Ero ai primi tentativi di post, cercando di capire come mediare tra i miei diari privati pieni zeppi di sensazioni personali e qualcosa di più informativo e leggibile da sconosciuti. Un piccolo disastro insomma 😀
      Detto ciò, appena potete, andate in Cambogia!