Le cascate di Iguazú e la Tríplice Fronteira
A Foz do Iguazú si sta come tra le nuvole, anche sotto al sole.
Nuvole di vapore acqueo sollevate lungo chilometri dalla potenza delle cascate, nuvole che avvolgono tutto e ascendono leggere e tengono come sospesi.
Nuvole di coloratissime farfalle.
Nuvole di fiori.
Nuvole di luci e colori brillanti riflesse sull’acqua.
Nuvole fatte di emozioni.Silvia, a 12 anni…
Cascate di Iguazú e Tríplice Fronteira
Le cascate di Iguazú son ben 275, sparpagliate su di un canyon lungo circa 3 chilometri, e segnano il punto d’incontro tra tre paesi.
Foz do Iguazú, la città brasiliana, è situata tra il Paraná ed l’Iguazú che segnano i confini, separandola da Ciudad del Este in Paraguay e Puerto Iguazú in Argentina: la cosiddetta Tríplice Fronteira.
Il nome Iguazú deriva dai termini guaraní “y” che vuol dire acque e “guasu” che vuol dire grandi.
Foz de Iguazu è un luogo incantato.
Tutte questa sensazioni, tra lo sgradevole e il molto sgradevole, vennero però messe in sordina mano a mano che mi avvicinavo al parco nazionale.
Il parco di Iguazú si sviluppa a perdita d’occhio e rappresenta l’ultima area di foresta ininterrotta del sud del Brasile. Incamminandosi lungo le impeccabili piste si entra in un mondo meraviglioso e fiabesco, fatto di immensi cedri e abeti, colorati da infinite varietà di orchidee, pappagalli, tucani e miriadi di variopinte farfalle che si spostano senza sosta.
Il concerto offerto dagli svariati e coloratissimi uccelli è accompagnato dal suono ininterrotto delle cascate.
Versante brasiliano
Il versante brasiliano offre tre visite distinte: l’Isla San Martin, direttamente sotto alle cascate, a cui si arriva in gommone dal Puerto Macuco, il Circuito Inferior che offre un panorama mozzafiato delle cascate, filtrato dalla nuvola di vapore nella quale sembra di fluttuare ed infine il Circuito Superior che regala una vista impressionante sulle cascate e vari punti di ristoro.
Versante argentino
Il versante argentino si trova a monte e non va assolutamente perso, sia perché la massa d’acqua su questo lato è molto più importante, ma soprattutto per la passerella che porta alla fantastica Garganta del Diablo, la gola ad U in cui la cascata raggiunge una portata di intensità a dir poco impressionante.
*nota pratica: per passare da un lato all’altro non dimenticate il passaporto!
Cosa visitare oltre le cascate di Iguazú
Se decidete di arrivare fino a qui – e ve lo consiglio vivamente – prevedete anche una visita alla più grande diga del pianeta, sul lago Itaipu (29 milioni di metri cubi d’acqua in un’area di 1.640 chilometri). La costruzione della diga è stata molto contrastata e ricordo discussioni interminabili in merito durante l’infanzia. Oltre ad aver notevolmente ridotto la portata delle cascate, se dovesse cedere o simili, il danno sarebbe incalcolabile…
Da non tralasciare sono anche le missioni dei gesuiti che costellano il territorio circostante le cascate, nei tre paesi.
Vi consiglio anche una capatina al mercatino di Ciudad del Est. Vi si trova di tutto, ma in particolare articoli d’artigianato in pelle e cuoio molto “barati” rispetto ai prezzi argentini. La mia borsa in pelle (vd. foto) è sempre bellissima!
A Foz do Iguazú poi si trova anche la moschea più grande delle Americhe, la Moschea Omar Ibn Al-Khattab.
Il leit motiv del nostro soggiorno fu comunque l’alternanza fra l’esser bagnate e l’esser secche e stropicciate… già, perché in questa regione sono assolutamente banali gli acquazzoni tropicali. Si passa dal sole al diluvio al sole in pochi minuti. Inutili sia gli ombrelli che la corsa in cerca di riparo. In un minuto si è completamente zuppi e quando esce il sole, in pochi minuti si è non asciutti, ma secchi.
Oltre agli acquazzoni poi, non vanno sottovalutati l’umidità ambiente ed il vapore avvolgente delle cascate…
silvia, che bello il nuovo layout del sito mi piace molto… e Iguazù sono un sogno…Sicuramente quando comincerò ad organizzare mi penderò il diritto di importunarti tantissimo ma tu questo già lo sai 😀
No problem! 😉