Chiang Mai è verde, immensa, sorprendente, spirituale e molto thai
Nel corso del mio primo viaggio in Thailandia nel 2009, unico in compagnia di mio fratello, optai per questo itinerario:
- Chiang Mai
- Chiang Rai
- Lampang
- Kanchanaburi
Il nord però mi ha conquistata e ci sono tornata ancora e ancora…
Il viaggio a Chiang Mai
Abbiamo optato per la lentezza, a cui tengo particolarmente e abbiamo raggiunto Chiang Mai col treno di notte in partenza da Bangkok alle 19.20 (10€ a testa). Un viaggio nel viaggio molto divertente, che all’alba ci ha regalato un risveglio in mezzo alla foresta a dir poco emozionante.
Appena saliti a bordo, una signora molto carina e dolce, che però non parlava che thai, ci ha installato un tavolino tra i sedili e fatto scegliere i menù per cena e colazione (4€). Ci ha servito birra a chips per l’aperitivo (1€). Verso le 23.00, un signore è venuto a prepararci i letti con lenzuola e coperte pulitissime e ci ha augurato la buonanotte con uno splendido sorriso sdentato.
Unica nota negativa del viaggio in treno è stato il clima polare dovuto all’aria condizionata (stessa cosa in tutti gli autobus e minivan in tutto il paese!). Vi consiglio felpa e calze e una buona dose di autoironia e ironia data l’evoluzione dei look a bordo col passare delle ore!!!
L’alloggio a Chiang Mai
All’arrivo nell’ordinatissima stazione, con qualche ora di ritardo, abbiamo trovato il nostro ospite Peter ad aspettarci e in pochi minuti abbiamo attraversato il caos del centro per ritrovarci al Secret Garden. 70€ per due notti in bungalow con camera twin e soggiorno, colazione da Re e cena inclusa.
Il soggiorno a Chiang Mai
Chiang Mai, la Città Nuova, è la seconda città della Thailandia per dimensioni ed economia ed è inoltre meta ideale sia per il trekking che per lo shopping oltre che per la sua vasta offerta culturale. È tutto un mondo.
La sua rete sentieristica offre infinite opzioni per camminate ed escursioni più o meno lunghe e i suoi dintorni sono costellati da manifatture di ogni genere e livello. Degna di nota la manifattura della seta, ideale per chi vuole farsi confezionare abiti su misura in pochi giorni, ma anche solo fare il pieno di piccoli e grandi souvenir e regali per amici e parenti.
Il centro è visitabile a piedi grazie alla prossimità dei siti di interesse e dei suoi tempi. In città ce ne sono oltre trecento e molti propongono soggiorni per frequentare corsi di massaggio o meditazione. Sul Guide du Routard o sulla Lonely Planet trovate molte informazioni in merito e eccellenti descrizioni dal punto di vista architettonico, non sto quindi a riproporle qui in modo meno professional 😉
Tra tutte le visite però, vi consiglio quella al Doi Suthep, sito su di una collina a pochi chilometri dalla città. Percorsi i tortuosi tornanti che vi conducono, restano ancora da scalare i 309 gradini custoditi da due maestosi serpenti, i mitici naga.
Il tempio è veramente sontuoso e dalla sua terrazza si gode una vista spettacolare su Chiang Mai e sulla campagna circostante.
Un altro tempio che mi ha colpita è il Wat U-Mong, che pare abbandonato e non sembra essere frequentato dai turisti, ma che mi ha trasmesso serenità.
Il suo immenso stupa e le residenze dei monaci sono immersi nella natura, tra piante e ruscelli abitati da carpe e immensi pesci gatto. Come un mondo a parte. Molto belle anche le sue gallerie scavate nella roccia che ospitano centinaia di icone e statue di Buddha.
Questo Wat è a mio parere anche il più adatto all’apprendimento della pratica della meditazione e offre sia un’opzione per corsi in residenza che a giornata.
Qui mi è anche stato svelato un mistero fino a quel giorno per me insondabile. Non vi siete mai chiesti come fanno gli orientali a meditare immobili in mezzo alla natura tra migliaia di insetti? Semplice, si chiudono sotto a una campana di tulle!
Mio fratello ha poi consacrato una giornata allo zoo e alla visita delle varie fattorie di animali, tra serpenti, tigri e farfalle. Ha anche visitato la Sai Nam Phung Orchid, perdendosi tra immense serre di orchidee variopinte.
Al Secret Garden
Durante questa sua giornata così intensa io ho fatto poco o nulla, ma con criterio 😉 Ho parlato a lungo con Peter della sua vita da svizzero in Thailandia e del quotidiano di questo paese così particolare per finire col parlare di cucina thai.
Non so come mi son ritrovata dal parlarne al mettere in pratica! In un attimo mi ha portata in cucina da Pai e il corso è iniziato e si è rivelato uno spasso. La sua cucina aperta sul giardino è immensa e coloratissima e le sue doti da cuoca sorprendenti.
Mi ha insegnato a preparare vari piatti della tradizione thai, dandomi anche utilissimi consigli su possibili ingredienti alternativi più facilmente reperibili in Europa. Poco alla volta condividerò anche le sue ricette.
Unica attrazione cittadina che non ho apprezzato è il Night Bazar che non ha quasi più nulla di genuino. Un immenso mercato pro occidentali che a mio parere non merita.
Se il vostro itinerario al nord prevede Lampang, vi consiglio di rimandare lo shopping serale alla sua Walking Street del sabato sera. Valida alternativa anche quella di Chiang Rai.
A parte questo dettaglio, Chiang Mai è veramente tutto un mondo ed è impossibile non trovare qualcosa da fare. Una tappa imprescindibile nel nord verde smeraldo della Thailandia, seppur non la mia preferita.
P.S. Per maggiori informazioni sui viaggi in treno in Thailandia, potete leggere la mia intervista su Bassa Velocità.