In queste settimane mi sono ritrovata più volte a pensare a Disneyland Parigi, un po’ perché alcuni ragazzi mi hanno chiesto consiglio per un eventuale lavoretto all’estero e poi perché i miei ricordi a Disneyland Paris, dove ho lavorato per quasi due anni durante il Master, tendono a rilassarmi e quindi li risveglio sovente.
Lo so, può sembrare strano che un’amante dei viaggi in solitaria e zaino in spalla, che vive per lirica e teatro alternati a silenzio e sogni ami Disneyland e a dire il vero me lo fanno spesso notare anche i miei amici, ma il fatto è che in questo paese dei balocchi ritrovo tutte queste cose.
La mia passione per il mondo Disney viene da lontano. Dalle giornate natalizie al cinema in compagnia di mia mamma e di mio zio, dalle pagine ruvide di Topolino, dalla bellezza dei disegni e dalla cura dei dettagli dei classici che mi facevano passare dalle risate, alla commozione e al pianto in pochi istanti, dal sogno mai realmente abbandonato che possa esistere un mondo in cui gli animali parlino ed insegnino, ma forse già lo fanno nel nostro…
La prima volta che ho messo piede nel parco alle porte di Parigi è stato poco dopo la sua apertura. Ero già adolescente e ci sono stata con mio fratello e mia madre… tre bambini cresciutelli insomma, ma non insensibili alla magia ricreata in uno spazio definito per volontà di un uomo la cui ambizione è sempre stata quella di far sognare e fantasticare gli altri.
Quando poi mi sono trasferita a Parigi per terminare gli studi e specializzarmi ho avuto bisogno di un lavoro part time e ho pensato subito a Disneyland, anche per “pensare positivo”.
Tra invio del curriculum e lettera di presentazione (lettre de motivation in francese, appunto perché deve illustrare ciò che fa postulare per un posto di lavoro piuttosto che per un altro), loro telefonata, colloquio e firma del pre-contratto è passata solo una settimana. Già, pre-contratto perché quello definitivo lo si firma solo dopo un seminario di tre giorni in cui si apprende di tutto e di più sull’universo voluto da Walt Disney e su come “andare in scena”.
Main Street, l’entrata del mondo incantato
Per volere di Walt Disney, tutti i parchi Disneyland si aprono su Main Street per creare uno stacco immediato col mondo reale che resta così al di là dei cancelli del parco. Main Street è la via principale di Marceline nel Missouri, cittadina natale di Walt Disney, così come lui la ricordava essere nella sua infanzia, ai primi del ‘900.
Main Street si apre su Town Square e la magia inizia! Sulla piazza ha sede la prima stazione ferroviaria del parco, che però non è l’unica opzione di trasporto, ci sono infatti anche le fermate dei Main Street Vehicles e Horse-Drawn Streetcars… un tuffo nel passato assicurato!
Qui si trova anche il City Hall i cui cast member faranno di tutto per rispondere alle vostre domande, informarvi e se pagate il lauto extra previsto dai biglietti per i VIP vi accompagneranno pure in giro per il Parco, prenoteranno i vostri tavoli nei vari ristoranti e vi eviteranno le code nelle attrazioni… maggiordomi DOC.
Sui due lati di Main Street, per evitare gli ingorghi dovuti alle parate, la pioggia parigina o anche solo per un po’ di calma, sono state costruite due gallerie, la Liberty Arcade sulla sinistra in onore alla costruzione della Statua della Libertà e la Discovery Arcade a destra in onore alle grandi invenzioni del XIX secolo. Entrambe danno accesso a negozi e bar lungo la via e sono illuminate da splendide lampade a gas e elettriche.
Tutto in Main Street è pensato per farvi rallentare, prendere tempo e lasciarvi andare a fantasie e fantasticherie… dagli aromi diffusi nelle varie piazzette laterali, al fantastico barbiere con arredi e tecniche d’epoca (incluso un telefono originale funzionante!), ai rumori legati alla vita domestica che potrete ascoltare sotto alcune finestre… cercatele, ascoltate, ridete e rilassatevi!
Detto questo, se optate per una sola giornata al parco, vi consiglio di non rispettare il desiderio di Walt Disney e di passare direttamente alle attrazioni più gettonate per poi passeggiare in Main Street solo la sera, una volta le attrazioni chiuse.
Visitare Disneyland Parigi: informazioni utili e consigli
Dal centro del Parco, Central Plaza, si ha accesso a tutti i mondi. Quello in cui si formano maggiori code è Discoveryland e per questo vi consiglio di cominciare da qui.
Discoveryland
Discoveryland non è altro che il futuro immaginato nel passato, da Jules Verne, Leonardo Da Vinci, ma anche George Lucas e i disegnatori di cartoons… insomma, un futuro che non passerà mai di moda 🙂
Trattandosi della fantasia di vari artisti, anche lo stile delle attrazioni è vario. Potrete passare dal mitico Nautilus alle navicelle di Stars Wars alla mitica rampa di lancio di “Dalla Terra alla Luna” dello Space Mountain. Un bel mix di sogno, adrenalina e risate!
I miei preferiti sono senza dubbio Stars Wars e Space Mountain, anche se il Nautilus ha quel non so che di magico…
* Per i primi due è quasi essenziale munirsi del fastpass (se alloggiate in una suite è già incluso nel vostro biglietto e non prevede fasce orarie prestabilite!), da ritirarsi all’entrata del Parco o all’entrata dell’attrazione stessa. Se però la coda non è eccessiva, sappiate che il percorso pre-attrazione merita, così come in tutte le attrazioni ad alta richiesta!
Fantasyland
Da qui potrete passare direttamente al regno incantato del Parco, Fantasyland. Sia utilizzando il passaggio coperto sulla destra che ripassando da Central Plaza per un’entrata trionfale attraverso il Castello della Bella Addormentata.
Fantasyland è il regno delle favole, dei cartoni animati che hanno fatto sognare milioni di amanti di Disneyland, dei personaggi che abitano la fantasia di grandi e piccini.
È anche l’unica parte del Parco interamente adatta ai più piccoli che possono godere di tutte le attrazioni (attenzione perché i più piccoli sovente si spaventano durante il percorso di Biancaneve…), incontrando principesse e altri personaggi.
* Per Peter Pan’s Flight conviene ritirare il fastpass e nell’attesa dell’appuntamento godersi le altre attrazioni!
Adventureland
Dall’uscita di Peter Pan’s Flight si accede direttamente a Adventurland… dove amo perdermi e dove ho adorato lavorare… tra Africa, Asia, Oriente e Caraibi.
Che dire, in questo “mondo” ci sono forse meno attrazioni, ma le ambientazioni fanno veramente sognare. Ogni minimo dettaglio è curato ed anche i cast members fanno a gara per poter vestire i panni di pirati ed esploratori.
La mia non-attrazione preferita è senza dubbio la casa sull’albero dei Robinson! Molto bella anche l’avventura proposta da Pirati dei Caraibi, mentre di Indiana Jones e il Tempio del Pericolo preferisco quasi il percorso della fila d’attesa (evitata dai più grazie al fastpass)… forse troppa adrenalina per me 😉
Frontierland
La transizione tra Adventurland e Frontierland avviene in modo molto naturale, anche perché il Far West sembra quasi un’altra ambientazione del primo…
Come in Main Street, anche qui aromi e suoni sono diffusi ad hoc per suggestionare al massimo i visitatori che non possono che farsi rapire dalla febbre dell’oro di questo mondo di cowboys e conquistadores, dove cappotti in pelle, speroni e gonnelloni ottocenteschi fanno tendenza e dove durante il periodo di Ognissanti le zucche di Halloween la fanno da padrone.
Le attrazioni di questa parte del Parco meritano tutte, non fosse che per le splendide scenografie e i costumi da film. La mia preferita è il Phantom Manor, ma forse solo perché la mia esperienza lavorativa è iniziata proprio qui, tra un brivido e un gridolino… da fare e rifare.
* L’attrazione più gettonata di Frontierland è però Big Thunder Mountain ed è quindi meglio passare a ritirare il fastpass prima di avventurarsi nel lontano west.
I Walt Disney Studios a Disneyland Parigi
Questo secondo parco è meno curato dal punto di vista della scenografia e dei costumi e quindi per me meno magico ed avventuroso, ma alcune delle sue attrazioni sono molto divertenti.
Gli Studios si dividono in quattro ambientazioni:
- Il Front Lot la cui architettura è quella degli studi cinematografici hollywoodiani degli anni trenta. Dal punto di vista funzionale corrisponde a Main Street, anche se il fascino non è dal mio punto di vista paragonabile…
- I Toon Studio, dove “lavorano” i personaggi dei cartoni animati e dove si trova la per me la splendida attrazione Crush’s Coaster… sì, io amo Nemo!
- La Production Courtyard, vera riproduzione degli studi cinematografici d’epoca, con le sue scenografie a grandezza naturale, trucchi del cinema che qui vengono svelati e soprattutto con la Twilight Zone Tower of Terror, che non mi ha stancata neppure quando l’ho ripetuta per la quarta volta!!!
- Il Backlot, dove effetti speciali e film d’azione regnano sovrani e dove ha il suo perché anche una foto ricordo sotto la pioggia di “Les parapluis de Cherbourg“, un film mitico.
Mangiare a Disneyland Paris
Il livello della gastronomia a Disneyland non è buono e il rapporto qualità-prezzo lascia molto a desiderare, ma le scenografie dei ristoranti e bar meritano spesso che vi si faccia capolino.
Se volete mangiare pietanze che non siano precotte, surgelate etc, non posso che consigliarvi il Silver Spur Steakhouse a Frontierland o l’Auberge de Cendrillon a Fantasyland, entrambi dai prezzi parigini e dalla prenotazione consigliata.
Nel Disney Village, il mio preferito è senza dubbio Annette’s Diner, dove maxi hamburger e milkshake sono un must.
Shopping nel Parco
Sarete sicuramente tentati a più riprese dallo shopping… meglio lasciarlo per la sera, alla chiusura delle attrazioni, anche per non perdere tempo e soprattutto per non essere appesantiti da borse ed eventuali pacchetti fragili.
Se invece alloggiate in uno degli hotel del Parco, potete usufruire della consegna in camera e quindi acquistare souvenir e regali durante il giorno non vi creerà problemi.
Il Fastpass a Disney
Ho a più riprese menzionato il fastpass, ma per riassumere: si tratta di un pass democratico e molto utile per guadagnare tempo durante la giornata.
Potete ritirarlo all’entrata delle attrazioni che lo prevedono (Star Tours, Space Mountain, Peter Pan’s Flight, Indiana Jones, Big Thunder Mountain e Buzz a Disneyland e Rock ’n’ Roller Coaster, The Twilight Zone Tower of Terror e Les Tapis Volants negli Studios) semplicemente inserendo il vostro biglietto d’entrata e ritirando lo scontrino indicante la fascia oraria nella quale potrete passare saltando la coda.
Si ha diritto ad un solo fastpass alla volta e il ritardo tollerato è di 10 minuti. Il numero di pass giornalieri è limitato in base al numero di visitatori e nelle giornate di grande afflusso possono quindi esaurirsi già all’ora di pranzo…
Come detto prima, se alloggiate in una suite il VIP fastpass sarà già incluso nel vostro biglietto d’entrata al Parco e non prevederà fasce orarie da rispettare!
Spettacoli e parate
Spettacoli e parate si susseguono durante tutto il giorno e continuano nel Disney Village anche dopo la chiusura dei due parchi.
Molti di questi meritano anche dal punto di vista artistico e rappresentano un’ulteriore occasione per sorridere guardano i musetti estasiati dei bambini che ammirano i loro idoli…
Programmi e orari sono dettagliati sui depliant distribuiti all’entrata, ma per meglio organizzare la vostra visita, vi consiglio di consultare il sito ufficiale del Parco qualche giorno prima e selezionare gli spettacoli che più vi ispirano.
Degno di nota è il Buffalo Bill’s Wild West Show, che va in scena due volte a sera e include la cena, seppur mediocre… lo spettacolo però è bellissimo e molto suggestivo, consigliassimo se amate storie di cowboys e indiani.
I Disney hotel
Per godere di Disneyland Paris in modo ideale, prenotate un pacchetto di 2 notti e 3 giorni in uno degli hotel del Parco, questo vi permetterà di divertirvi senza ansie da coda.
Potrete così dedicare una giornata ad ogni parco, senza fretta e con la possibilità di assistere a spettacoli e parate, lasciando l’ultima per ripetere le attrazioni che avete preferito, fare shopping e magari anche per un tuffo in una delle splendide piscine degli alberghi.
Di pacchetti ce ne sono a tutte le tariffe e le offerte si susseguono senza sosta, sia online sul sito ufficiale che presso le agenzie di viaggio del mondo intero…
Gli alberghi sono sette e tutti onorano una meta turistica storica degli Stati Uniti e sono quindi esteticamente diversi gli uni dagli altri, ma tutti pensati per ospitare famiglie con bambini (che, in base alle offerte, possono non pagare anche fino ai 12 anni e comunque mai fino ai 7).
Chi alloggia negli hotel ha inoltre diritto ad un’utilissima “ora di magia” extra al mattino, prima dell’apertura ufficiale del Parco, check-in e check-out rapido con deposito bagagli in entrambi i casi e incontri speciali con i personaggi Disney.
Il mio preferito è senza dubbio il maestoso Newport Bay Club, ma se andate in inverno, anche il calore del Sequoia Lodge col suo immenso camino centrale ha il suo perché 😉
Visitatori disabili
Per i visitatori disabili o anche momentaneamente infermi causa ingessature…, esistono biglietti d’ingresso ad hoc che consentono di saltare le code, assistere alle parate etc. Per ottenerli dovrete presentare una dichiarazione del vostro medico e l’eventuale tesserino d’invalidità italiano.
Per qualsiasi dubbio, richiesta, suggerimento o problema, non esitate a rivolgervi ai cast members del City Hall. Sono sempre disponibili, preparati e informati su tutto ciò che accade nel Parco e sapranno sempre come assistervi, soprattutto se vi rivolgerete loro con educazione anche in caso di lamentele 😉
Se avete bisogno di un facsimile della dichiarazione per disabili in francese, o se semplicemente avete domande su Parco, hotel, visite o anche su modalità e condizioni di lavoro, non esitate a contattarmi!
Festeggiare il compleanno a Disneyland
Festeggiare il compleanno a Disneyland è una scelta assai frequente e, soprattutto se si è con gli amici, molto azzeccata.
Non ci sono sconti previsti per l’occasione, ma c’è comunque un’offerta per chi decide di passare la giornata del compleanno nel Parco e te la racconto nel dettaglio in questo articolo dedicato!
Per organizzare al meglio la vostra visita e stabilire percorsi e programmi in tempo reale, questa app vi sarà utilissima: Disneyland Paris App
Vi lascio con la dedica di Michael D. Eisner ai visitatori di Disneyland Paris, dedica che ogni cast member deve imparare…
To all who come to this happy place, welcome. Once upon a time…
A master storyteller, Walt Disney, inspired by Europe’s best loved tales, used his own special gifts to share them with the world. He envisioned a Magic Kingdom where these stories would come to life, and called it Disneyland. Now his dream returns to the lands that inspired it. Euro Disneyland is dedicated to the young, and the young at heart… with a hope that it will be a source of joy and inspiration for all the world.
Altri ex cast member mi avevano parlato con entusiasmo dell’ambiente e mi sono divertito davvero molto quando sono stato a Disneyland paris… è stato bello ripercorrere quei giorni in questo post (scoprendo cose che non sapevo).
Uhhh, che bello!
Essere citata per Disneyland è un onore 😛
Citare un’amante di Disney come te era il minimo!