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4 min.

Una gita a Portofino

“Oggi che facciamo?” “E se facessimo una gita a Portofino?”

Ed ecco, all’improvviso, scoprirsi un’insenatura nascosta, di ulivi e castani. Un piccolo villaggio, Portofino, si allarga come un arco di luna attorno a questo calmo bacino. Attraversiamo lentamente lo stretto passaggio che unisce al mare questo magnifico porto naturale, e ci addentriamo verso l’anfiteatro delle case, circondate da un bosco di un verde possente e fresco, e tutto si riflette nello specchio delle acque tranquille, ove sembrano dormire alcune barche da pesca”.

Guy de Maupassant

Portofino
Portofino fuori stagione è veramente Portofino, lo splendido porticciolo naturale che da sempre ammalia e fa sognare.
Una giornata qui tra fine settembre e maggio consente di passeggiare tranquillamente, ascoltando il rumore dei propri passi sui ciottoli della pavimentazione ligure, godendo dello sciabordio, del borbottio dei motori entrobordo dei mitici gozzi e del rintocco delle campane.
Fuori stagione è evidente il perché della sua magia.

Una gita a Portofino dopo la mareggiata di novembre

L’autunno negli ultimi anni sta mettendo a dura prova la Liguria e anche il 2018 ha dato il meglio di sé con una mareggiata in stile oceanico, spettacolare e devastatrice.

I danni sono stati spropositati in tutta la regione e il Tigullio è stato duramente colpito. In particolare la strada provinciale 227 che collega il borgo e Santa Margherita Ligure è stata letteralmente divelta dalla forza delle onde. Si sta però già lavorando al suo ripristino.

Nel mentre, Portofino è raggiungibile via mare, prendendo il battello del Consorzio Marittimo del Tigullio nel porticciolo di Santa Margherita.

  • Le partenze: 8, 9.30, 11.30, 14.30, 17 e nei weekend anche 19
  • I rientri: 8.30, 10, 12.15, 15, 17.30 e nei weekend anche 19.30

Oltre a questi ci sono poi sempre le imbarcazioni private e per i più sportivi, solo in fascia diurna, un bel trekking da Camogli, passando da San Fruttuoso.

Cosa vedere in una giornata a Portofino

Visitare Portofino regala incanto anche solo vagando senza meta per i viottoli del borgo, ammirando colori e armonia delle facciate e sorridendo davanti a scorci mai banali, nemmeno per chi in questa regione vive da sempre.

Detto ciò, ci sono alcune cose che proprio non puoi perderti!

Chiesa divo Martino

La chiesa parrocchiale in stile romanico-lombardo dedicata a San Martino di Tour, nella parte più antica del borgo.
Fu donata ai monaci dell’abbazia di San Fruttuoso, dalla regina Adelaide, vedova di Ottone I.
Nel portale bronzeo firmato da Costanzo Mongini è raffigurato un miracolo avvenuto nel Settecento, quando San Giorgio salvò Portofino da un assalto di pirati, scatenando una mareggiata.

La chiesa di San Giorgio

La chiesa di San Giorgio è un minuscolo tempio ovale a picco sulla scogliera da cui domina il borgo e dal cui sagrato si ammira il mare come dal ponte di una nave. La si raggiunge seguendo un sentiero di mattoni rossi e già questa è un po’ magia…

Il faro

Sotto la chiesa passa un’affascinante mulattiera, oggi sentiero ciottolato battuto da milioni di turisti, più o meno famosi, che invita al sogno e alla fantasia e che conduce al faro alle pendici del monte, offrendo lungo il cammino panorami cinematografici incorniciati da maestosi pini marittimi.

Il faro è una costruzione sempre mitica.
Il faro mi riporta sempre a leggende e avventure.
Il faro invita sempre alla navigazione.

Da questo faro poi non si respira solo salmastro. Si respirano muschio, pino, scogli ed eucalipto.

Castello Brown

Ormeggiato il veliero immaginario, si può scendere a terra per incamminarsi lungo un nuovo sentiero che questa volta porta all’antico Castello di San Giorgio, oggi Castello Brown. 

Si tratta di un’antica fortezza militare posta in posizione elevata all’ingresso dell’insenatura e degli scavi hanno evidenziato resti di una torre di avvistamento d’epoca romana. L’odierna struttura risale XVI secolo, quando la Repubblica Genovese avviò lavori di ampliamento sia dei volumi interni che di quelli esterni, continuati poi da Napoleone che potenziò gli elementi difensivi.
Con il Congresso di Vienna il castello perse importanza strategica e venne disarmato.
Nel 1870 fu venduto a Sir Montague Yeats Brown, console inglese a Roma.
Dal 1961 il castello è di proprietà del comune di Portofino ed è sede di manifestazioni culturali.

Le sale del castello si aprono tutte sul mare, offrendo scorci e giochi di luce bellissimi. La terrazza poi da una parte domina il borgo e dall’altra si affaccia sul Golfo del Tigullio. Come non sentirsi nobili da lì 😉
Portofino

Per tornare in paese ti consiglio il sentiero che porta anche al bunker della seconda guerra mondiale e che si immerge completamente nella macchia mediterranea. Anche lungo questo sentiero il festival di profumi e di giochi di luci ed ombre pare quasi romanzesco tanto è perfetto. Non stupisce che Portofino sia da sempre set prescelto per film e spot pubblicitari!

Sembra tutto sia calcolato, studiato affinché ci si senta come davanti alla tela di un grande maestro.

Portofino

C’è poco da fare, la Liguria fuori stagione è proprio magica.

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Silvia's Trips

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