Hammam mon amour
Sì, decisamente hammam mon amour ! A tal punto che negli anni di vita a Parigi mi ero addirittura abbonata per godere dei benefici del bagno turco ogni due settimane. Dapprima in quello mitico de la Grande Mosquée e in un secondo tempo nel più piccolo e tranquillo in rue Montorgueil.
Quando sono arrivata a Parigi conoscevo questo mondo solo virtualmente, ma in realtà non sapevo nulla di concreto circa i suoi riti, gli usi e costumi specifici dei vari paesi e soprattutto non sapevo che avrebbe migliorato così tanto la mia pelle e in qualche modo anche il mio modo di essere… già, mi ha permesso di accettarmi fisicamente, mi ha liberata da molti complessi e mi ha insegnato l’arte del lasciarsi andare.
Questo è per me anche il luogo di splendidi ricordi legati a compleanni con le amiche, confidenze e momenti ritagliati al quotidiano.
Una città non è completa se non ha il suo hammam
Shérazade, “Le mille e una notte”
L’hammam nella storia
Hammam è il termine arabo che indica letteralmente un bagno di acqua calda, conosciuto dapprima come bagno moresco in riferimento alla Spagna musulmana di Al-Andalus e poi come bagno turco, proprio perché sviluppatosi nell’antica Costantinopoli, al seguito dell’incontro-scontro con la tradizione termale romana.
Nei paesi dell’odierno Magreb e del Medio Oriente è un momento sociale oltre che un’abitudine di igiene personale e cura del proprio corpo. Al suo interno non ci sono classi sociali, gerarchie e ruoli, non ci sono corpi belli o brutti né età, proprio come nell’onsen giapponese.
Generalmente in settimana si alternano giorni dedicati agli uomini e altri per sole donne. In quelli “per turisti” o in quelli dei centri estetici possono essere proposti anche pacchetti per la coppia, con percorsi studiati per risultare romantico-sensuali e in questo caso viene richiesto agli uomini di indossare il costume da bagno.
Il bagno turco tradizionale si sviluppa in sale distinte, sempre in penombra e elegantemente decorate, proprio come le antiche terme romane:
- Al-Maslakh, ovvero la sala corrispondente all’ingresso e alla zona guardaroba
- Barid, la prima sala vera e proprio a temperatura ambiente, nella quale al termine della “pausa hammam” si può anche usufruire di massaggi a base di olio d’argan e altri olii essenziali
- Wastani, la seconda sala da bagno, la cui temperatura va dai 30° ai 35°, nella quale ci si insapona con il fantastico rhassoul o savon beldi, il sapone nero indicato per il bagno turco, e dove si torna ciclicamente per rilassarsi e per la seduta di gommage
- Harara, la terza e ultima sala, nella quale si sosta per cicli di massimo 15′ a causa della temperatura elevata che va dai 48° ai 50° e nella quale solitamente si trovano vasche di acqua fredda
Piccola curiosità storica: i militari e gli aristocratici ottomani andavano nel bagno turco anche per del sesso gratuito con i tellak, i massaggiatori addetti anche allo scrub, solitamente armeni, albanesi, greci o uomini provenienti dagli odierni paesi dell’est, che bulgari, rumeni e altri. Con la caduta dell’Impero Ottomano il tellak si è trasformato in un semplice dipendente.
Gli effetti
Prima di tutto ha un effetto rilassante sul corpo e sulla mente, dovuto alla vasodilatazione provocata dal vapore caldo che con le sue essenze di eucalipto, pino e altre erbe aromatiche libera anche le vie respiratorie e i bronchi. Una manna per il raffreddore, ma anche per eventuali contratture muscolari!
Grazie alla dilatazione dei pori e al gommage, estremamente energico (!), con il guanto kessa, consente di liberarsi puntualmente di tutte le pelli morte, rigenerando continuamente gli strati superficiali dell’epidermide, che risultano nettamente più morbidi seduta dopo seduta. La mia pelle ad esempio è sempre stata molto ruvida in prossimità dei gomiti e dietro gli avambracci e ora non lo è più!
Se poi opti per una sessione di due o tre ore a fine pomeriggio di sicuro ti aiuterà a dormire come un neonato 🙂
*altamente sconsigliato a chi ha problemi di ipertensione!
Il rituale
Come in un onsen giapponese o in una sauna finlandese, anche qui si sta nudi, coprendosi eventualmente solo con un telo in cotone di taglia media. Ci si spoglia quindi nello spazio spogliatoio, solitamente dotato di armadietti, si indossano le ciabatte antiscivolo fornite e si entra con solo il telo sopraccitato, del sapone nero (in Marocco non è necessario perché il personale provvede anche all’insaponatura) e un guanto kessa per un primo scrub.
Dopo una prima doccia fresca, si inizia a passare da una sala all’altra, alternando bagni o docce di acqua fredda, insaponandosi più volte prima di passare alla seduta di gommage, che in un primo tempo può sorprendere per la forza del gesto e soprattutto per la quantità di pelle morta asportata (andando ogni due settimane come me in realtà diventa quasi impercettibile).
Al termine del gommage si può sempre optare per un massaggio rilassante. Normalmente è preceduto da un tè alla menta ed è generalmente calcolato come extra, salvo aver selezionato un pacchetto specifico all’entrata. Alla Grande Mosquée di Parigi il tè con pasticcini tipici magrebini è previsto solo una volta fuori.
Tra le altre cure extra al femminile, quasi tutti i bagni turchi tradizionali offrono la depilazione allo zucchero. Molto dolce ed efficace.
Cosa portare
Se scegli una “sede di quartiere” dovrai portare tutto quello previsto dalla lista, mentre se opti per un sito più turistico, magari in città come Istanbul o Marrakech, dovrebbero bastarti gli elementi affiancati da un asterisco.
- infradito
- asciugamano per le sale interne
- asciugamano da doccia
- gel doccia e shampoo
- pettine *
- crema idratante *
- sapone nero
- guanto per lo scrub
- bottiglietta d’acqua
I posti che consiglio
A Parigi consiglio di provare almeno una volta la Grande Mosquée (18-50€), bellissimo e molto comodo non necessitando di prenotazione, ma un po’ rumoroso e spesso sovraffollato nelle ore pomeridiane. Come accennato prima, col tempo ho iniziato a preferire quello più piccolo e tranquillo di rue Montorgueil. La prenotazione anticipata è essenziale e i costi sono decisamente più elevati (60-80€ a seduta). In città ci sono poi un’infinità di altre opzioni, con una grande concentrazione di bagni turchi sia nel Marais che nella zona di Belleville.
A Marrakech consiglio il nuovissimo Hammam de la Rose per un’esperienza più rilassante e chic, oppure Les Bains d’Azahara, sempre in pieno centro e sempre super pulito ed elegante. Di recente ho anche provato l’opzione per la coppia de Les Bains de l’Alhambra ed è sicuramente un’esperienza suggestiva, anche se è troppo “centro estetico”…
A Rabat mi è piaciuto molto il Dar El Kebira e il Marhassa, in pieno centro storico. A Fès ho provato solo il Nausikaa, ma a essere sincera non l’ho trovato pulitissimo e decisamente troppo rumoroso!
A Istanbul consiglio di cuore l’Hamam Ayasofya, con pacchetti sia per uomini che per donne, dai 50€ in su.
*all’interno si sta in silenzio o comunque si chiacchiera a bassissima voce, anche perché i tetti bassi, solitamente a volta, e le mattonelle decorate sono acusticamente pessimi…