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Tutto sulla mia vacanza a Lanzarote in barca a vela

Lo scorso novembre mi sono regalata una fuga dal mondo ed è stato bellissimo. Non che non abbia temuto una settimana in tête à tête col mio compagno nel micro spazio di una barca a vela, anzi… per settimane ho intravisto solo i contro di tale folle vacanza, ma una volta a bordo ci son stati solo pro.

Come organizzarsi per visitare Lanzarote in barca a vela

Una volta scelto Lanzarote come porto d’imbarco – ideale a fine novembre per clima praticamente estivo (22/26°), poche ore di volo diretto dall’Italia, prezzi relativamente low per essere in Europa e vento mai sotto ai 10 nodi – ho iniziato ad analizzare tutti i siti di charter con barche disponibili in loco e dopo giorni di ricerche ho ricevuto un’ottima offerta da Cruceros Canarios.

Lanzarote in barca a vela

Abbiamo quindi affittato un Dufour 34, normalmente previsto per sei persone e quindi assolutamente comodo e pratico se vissuto a due, per 1300€ inclusivi di pulizia, pieno di gasolio, tender e servizi del porto di Marina Rubicón. 

La barca in questione è quasi sempre affittata e l’usura evidente, in particolar modo per quanto riguarda vele e cime, che però forse nel mentre sono state cambiate. Nel corso della settimana abbiamo avuto qualche problema, ma i ragazzi del charter si sono dimostrati disponibilissimi e tutto è stato risolto puntualmente.

Per l’affitto senza skipper, che normalmente costa dai 150€ ai 250€ al giorno in base al charter, è necessario un comandante a bordo, ovvero qualcuno che abbia la patente nautica. Inutile precisare che io ero il mozzo…

Lanzarote in barca a vela

Per imbarcare si fissa un appuntamento con un marinaio del charter. Non basta assolutamente farsi consegnare le chiavi! Onde evitare problemi e costi extra al momento dello sbarco, è essenziale scorrere e testare tutti i punti della check-list di bordo (riscaldamento, luci ecc) insieme e firmare il documento  una volta tutti concordi sullo stato della barca.

Per quanto riguarda la gestione della vita a bordo e l’annosa questione del cosa mettere in valigia, vi invito a leggere il mio post dedicato.

Il porto di Marina Rubicón

Questo piccolo porticciolo si trova nella parte sud di Lanzarote, tra Playa Blanca e la famosa spiaggia del Papagayo, e prende il nome dalla Montagna Roja, un vulcano rossiccio che domina questa parte dell’isola.

Non solo si tratta di un porto esteticamente bellissimo, come un piccolo borgo marinaro perfetto, ma è anche gestito molto bene. Gli attracchi sono molto comodi e gli allacci a acqua e elettricità posizionati in modo ideale. I marinai sono sempre a disposizione e arrivano in pochissimi minuti dalla chiamata via radio. Il benzinaio è situato all’entrata del porto, così come la veleria e i magazzini per la manutenzione. I posti auto sono poco distanti dai pontili e sono tutti  gratuiti. Anche il supermercato è accanto ai pontili ed è aperto fino alle 23.00.

Lanzarote in barca a vela

Oltre ai servizi essenziali sopraccitati, ci sono bar, ristoranti, negozi e pub per tutti i gusti e budget e tutti hanno il wifi gratuito, anche se molto lento. Parlando di wifi, l’unico servizio scadente del porto è proprio questo. Si ha diritto a una sola password per barca, valida per un solo apparecchio e solo per quattro giorni. Dopodiché si deve tornare negli uffici dell’amministrazione e richiederne una.

Nel mio primo post su Lanzarote la definisco un Eden di lava per le arzigogolate colate laviche, la sabbia che va dal nero al rosso fuoco, le spettacolari grotte e insenature  e la sua atmosfera d’altro pianeta, ancora più surreale se vista dal mare. Lanzarote però è anche un Eden della vela e degli altri sport marini, tutti praticabili in condizioni eccellenti e tutto l’anno. Quando si dice un paradiso…

Lanzarote in barca a vela

Il vento non manca mai e per chi viene dal mar Ligure regala veleggiate fantastiche. Essendo in pieno Atlantico i cambi di direzione sono frequentissimi durante la giornata, così come il moto ondoso. Insomma, non ci si annoia mai, soprattutto se si è solo in due!

Il primo giorno abbiamo fatto rotta su La Graciosa, una riserva naturale rarissima, dichiarata parco naturale nel 1982 e priva di strade carrozzabili. Ci siamo arrivati poco dopo il tramonto,  dopo circa dodici ore, quasi tutte di bolina con un vento tra i 7 e i 10 nodi, e quindi in totale relax.

Lanzarote in barca a vela

Su consiglio di un marinaio al porto abbiamo mollato l’ancora nella Caleta del Sebo, una piccola insenatura dal fondo sabbioso che sembrava perfetta… perfetta non fosse per il temporale che si è scatenato nel giro di nemmeno un’ora, della tempesta di vento e della marea da noi non calcolata.

Dire che la nottata non è stata delle migliori non rende l’idea, ma ora è sicuramente un bellissimo ricordo. Il mio comandante si è alzato innumerevoli volte per controllare la tenuta dell’ancora e la distanza dal fondo (la marea tra novembre e dicembre scende di 3m50). Prima dell’alba eravamo già pronti a salpare, cosa fatta al primo bagliore, in totale sincronia con le due barche a vela che hanno passato la notte in rada davanti a noi, sotto al Mirador del Río.

La giornata di navigazione verso sud è stata tumultuosa per vento fortissimo, rovesci ininterrotti e mareggiata e non sono neppure mancati piccoli incidenti, come ad esempio la rottura dell’easybag con recupero carambolesco della randa. Tutto sommato però mi è piaciuta. Mi è piaciuta perché mi ha insegnato moltissimo, perché ha rivelato fino a che punto siamo affiatati e perché per un’appassionata di avventure come me è stata ideale 😉

Lanzarote in barca a vela

Puntando il timone verso Fuerteventura invece, in poco più di un’ora si raggiunge la selvaggia Isla de Lobos, un isolotto roccioso meta di pescatori, situato difronte al porto di Corralejo, che con i suoi alti grattacieli in riva al mare proprio non ci ha ispirati. In questo piccolo paradiso vulcanico abbiamo passato una romanticissima, ma forzata notte in rada. Dopo una bellissima pausa pranzo al sole, al momento di salpare l’ancora ci siamo resi conto di essere incagliati… Ale si è tuffato, ma il fondale durante il giorno è decisamente troppo profondo. Fortunatamente dei ragazzi partendo verso Fuerteventura ci hanno urlato di aspettare la bassa marea del mattino per disincagliarla. La sorte ci ha quindi regalato un tramonto mozzafiato e un’alba commuovente.

Lanzarote in barca a vela

Levando gli ormeggi a Marina Rubicón si hanno comunque svariate opzioni. Optando per una veleggiata relativamente rapida e una giornata di relax assoluto si può puntare a nord e in poche decine di minuti si raggiungono le calette della Playa Papagayo e Gongrio, ideali anche per una nottata in rada e per un tuffo nelle acque cristalline dell’oceano.

Lanzarote in barca a vela

Continuando la navigazione verso nord, si incontrano vari porticcioli, ma il paesaggio non è molto pittoresco, anche perché qui si ha il tratto di costa più costruito e sfruttato dal punto di vista commerciale. L’isola torna naturale e quindi bella passata la Punta Mujeres, ma qui si è già a circa nove ore di navigazione…

Diciamo che si è trattato di un’esperienza tipo “o la va o la spacca” ed è andata tip top. Ora devo solo passare di grado 😉

La vita in barca a vela

Ah, qualsiasi sia la vostra rotta, non scordate il rum per Nettuno!

Lanzarote in barca a vela

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Silvia's Trips

Hi there! My name is Silvia and after 15 years between the Paris Opera and the Palau de les Arts in Valencia I now run a boutique hotel in Cinque Terre, deal with tourism management and blogging, sail, horse-ride, play guitar and write about my solo trips around the world. For more info about me and my travel blog check my full bio.