La ricetta del gazpacho andaluso, mia passione
Oggi si va in Spagna con la ricetta del gazpacho andaluso!
Durante i miei anni a Valencia, la base della mia alimentazione è stata il gazpacho. Un po’ per il clima praticamente estivo anche durante l’inverno, un po’ perché lo si trova ovunque e anche quello venduto nelle confezioni in tetra-pack è di ottima qualità, me lo ritrovavo quasi sempre in tavola.
La storia del gazpacho andaluso
L’origine del gazpacho andaluso è attribuita all’ellenico kykeon che altro non era che una bevanda dissetante a base di acqua e vino. Con l’invasione araba di al-Andalus nell’VIII secolo e il conseguente stabilirsi dell’islamismo nella regione, la ricetta venne modificata aggiungendo olio al posto del vino e sale per la conservazione. Nel corso del XII secolo vennero poi aggiunte le verdure, creando così l’attuale ricetta del gazpacho andaluso.
Il termine attuale deriva dall’accadico kasâpu, ovvero frantumare, ed è riferito ai crostini di pane che vengono sempre serviti insieme alla zuppa.
La ricetta del gazpacho andaluso
Dopo svariati tentativi per migliorarlo, ecco la mia ricetta.
- 1 litro succo di pomodoro
- 1 limone
- 1 spicchio d’aglio
- 1 cetriolo
- 2 pomodori
- 1 peperone rosso
- 1 cipolla di tropea
- 1 cucchiaino di zucchero di canna
- 1 filetto di acciuga salata
- foglie di basilico
- olio d’oliva
- peperoncino
- pepe
- sale
La preparazione
Si passa il tutto nel mixer e si lascia raffreddare in frigo per circa una mezz’ora.
Si tagliano a dadi i pomodori, il cetriolo, la cipolla ed il peperone che verranno serviti a parte affinché ognuno possa condire a piacere.
¡Disfruten de la comida! 😉