Su Gologone
Sono fortunata. Ho soggiornato in hotel quali il George V di Parigi, l’Imperial di Vienna, il Savoy di Londra e altri palazzi dello stesso tipo, ma non ho dubbi nel decretare il mio preferito: senza esitazione alcuna si tratta del Su Gologone a Oliena, nella sorprendente Barbagia!
Vi ho passato solo una notte lo scorso novembre, in occasione della manifestazione Autunno in Barbagia, ed è stato amore a prima vista. Sono arrivata nel tardo pomeriggio ed era già buio e attraversare la calorosa hall, i giardini e le corti sapientemente illuminate per raggiungere la splendida terrazza in legno per il ricco aperitivo di benvenuto fu come entrare in un mondo fuori dal tempo, ma indubbiamente nel cuore della Sardegna.
Al Su Gologone tutto è curato fin nei minimi dettagli: i colori si combinano a meraviglia e non c’è tono fuori posto, gli accessori non sono mai casuali, i materiali sono quelli della tradizione, le opere d’arte scelte con cura, i profumi della macchia sarda che si succedono di terrazza in terrazza e poi i sapori… la cena fu infatti memorabile: formaggi e salumi a chilometro 0, pane fatto in casa, succulenti culurgiones (ravioli ripieni di ricotta che non ho mai trovato altrove), ovviamente porceddu allo spiedo e per finire seadas al miele. Una cena tutto fuorché dietetica, certo, ma che bontà!
Ma veniamo a quello che ci si aspetta da un hotel: la camera. L’ho scritto, ma in realtà il termine camera è proprio riduttivo… ho dormito nella Suite Ciusa, dal nome dello scultore sardo, ed è stata un’esperienza straordinaria. Anche qui ogni dettaglio è pensato e curato: i materiali, le opere d’arte, il caminetto, le luci soffuse e calde, gli spazi di camera e salottino, i toni dei bellissimi tessuti prodotti in loco nelle botteghe del Su Gologone, la vasca esterna – che non ha l’idromassaggio ed è quindi perfetta per quest’atmosfera meditativa e ristoratrice – e poi i profumi. I profumi qui avvolgono tutto e sono come un balsamo.
In questo luogo semplice non manca nulla e il lusso è estremo seppur invisibile. Perfezione assoluta e puro piacere.
Non ho visto le altre camere e suite, se non alcune dall’esterno, ma mi è stato detto che sono tutte diverse tra loro. Nella frenesia del voler visitare il più possibile i dintorni, non ho neppure avuto il tempo per godere della piscina di acqua di sorgente e delle vasche idromassaggio tra gli ulivi, ma devo ammettere che scegliere tra una mattinata d’ozio e il Supramunte non è stato così facile…
Spero proprio di tornare a breve tra queste montagne e foreste millenarie, per godere appieno della semplice e curata bellezza del Su Gologone, per rilassarmi in questa terra che ha saputo catturarmi in pochi istanti e poi voglio anche visitare la casa natale di Grazia Deledda a Galtellì… sempre lasciare qualche visita per i soggiorni futuri 😉
Per maggiori dettagli, questo è il loro sito: www.sugologone.it
Nota personale
Molto per il lavoro precedente e molto spesso per diletto, ho passato quasi più tempo in hotel che a casa. Ecco quelli da non perdere e dove spero di tornare ancora e ancora…
Non si tratta di sponsorizzazioni, ma di strutture in cui ho alloggiato per scelta e che per scelta pubblico qui.
Li consiglio col cuore insomma.
Come non condividere ciò che scrivi? Luogo incredibile!!! Mi permetto solo di correggere una cosa: Grazia Deledda è nata a Nuoro non a Galtellì!
Grazie Veronica! Sulla mia guida presa in loco parla della sua casa natale a Galtellì… allora cancello questa tappa dal programma, ma sono certa che troverò moltissime altre cose da fare 😉
Grazie ancora,
Silvia