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9 min.

Lo scorso dicembre ho vissuto una delle esperienze di viaggio più incredibili della mia vita: un indimenticabile safari con i cani da slitta in Finlandia.

Lo sapevo già, ma la pandemia ha confermato un dettaglio essenziale: abbiamo una vita sola, la stiamo già vivendo, ed è meglio smettere di rimandare le esperienze che sogniamo. Quindi alla fine l’ho fatto: ho aperto il browser, ho cercato il miglior safari con i cani da slitta disponibile – e nel mio budget – in Europa e l’ho prenotato.

Mi sono innamorata della Lapponia finlandese circa vent’anni fa, durante fantastiche Notti Bianche estive trascorse in un’incredibile trekking a cavallo nelle foreste intorno a Kuusamo, ma non vedevo l’ora di tornarci in inverno, per vivere la vera Narnia un po’ più a lungo rispetto alla mia ultima fuga svedese a caccia di aurora boreale di qualche anno fa.

Un safari con i cani da slitta in Lapponia

Il mio safari con gli husky nella Lapponia finlandese

La regione selvaggia della Lapponia finlandese è un posto incredibile per sfuggire al quotidiano e allontanarsi da tutto. Lo sapevo già e volevo provare di nuovo quella sensazione di libertà unica e autentica e, nel frattempo, conoscere meglio le tradizioni e l’identità locale.

Un safari con gli husky sembrava perfetto per lasciarmi alle spalle la mia vita quotidiana e vivere un’avventura. Beh, è decisamente stato avventuroso! Ho viaggiato per giorni scivolando velocemente sulla neve candida e nel silenzio più totale, trainata da una muta di cinque splendidi Alaskan Husky, attraverso un paesaggio ghiacciato da favola.

Ho prenotato un safari di una settimana partendo da Mounio, non lontano dal confine svedese. Quello che ho selezionato sul sito web di Harriniva Hotels & Safaris prometteva che avrei trascorso “sette giorni magici attraverso paesaggi mozzafiato nella Lapponia nord-occidentale, viaggiando da una baita all’altra, attraverso scorci da cartolina di Natale, tra foreste innevate e laghi ghiacciati, in una regione rinomata per avere l’aria più pulita d’Europa.”

Quindi sì, mi aspettavo un po’ di avventura, un bel po’ di lavoro quotidiano arrivati alla baita di turno, come ricordavo dalla mia precedente esperienza a cavallo, ma devo dire che mi immaginavo decisamente meno sforzo fisico.

All’arrivo all’aeroporto di Levi ho trovato ad attendermi il pulmino previsto per il transfer fino all’hotel immerso in una foresta immacolata non lontano da Mounio. Mi sono concessa un’abbondante cena a base di salmone in uno chalet in stile tipi e ho giocato un po’ sulla neve, come una bambina. Quanto mi era mancata la neve durante la pandemia!

La mattina seguente è volata via in un turbinio di cose da smarcare e persone e nuove e concetti sconosciuti! Sveglia all’alba, colazione velocissima in hotel insieme ai miei pazzi compagni di viaggio appena incontrati, ritiro dell’attrezzatura artica prenotata in anticipo (stivali mastodontici, calzettoni di lana super pesante da indossare sopra ai miei, pantaloni e giacca artica, muffole e sotto guanti in lana, passamontagna, colbacco e sacco a pelo) e incontro con la nostra guida, Hansi. Abbiamo scambiato due parole al volo e l’abbiamo seguita al canile per dare ufficialmente il via all’avventura.

Beh, la prima ora è stata decisamente travolgente e un po’ ansiogena: il canile non aveva propriamente un buon odore perché era prestissimo e lo staff ancora non l’aveva pulito; ci siamo ritrovati in mezzo a centinaia di cani saltellanti che abbaiavano freneticamente, circondati da dozzine di pettorine e corde e cavi accatastati ovunque.

Hansi ci ha mostrato come vestire i cani e metterli in linea e gestire gli attacchi alla slitta. Per esercitarci un po’, abbiamo aiutato tutti con la preparazione della sua muta e della sua slitta, ci ha quindi presentato i nostri cani, ed è in quel momento che ho capito che avrei avuto una mia muta e una mia slitta, da sola, per tutta la settimana. Alcuni anni fa avevo avuto un’esperienza con i cani da slitta ad Abisko, ma non ero sola sulla slitta e devo ammettere di essere andata un po’ nel panico.

https://www.instagram.com/p/CYdoZ9SMpGS/

Una volta la muta sistemata – e con i guanti spessi, a -20°, fidati quando dico che non è un compito poi così facile mettere le imbracature a cani appena incontrati ed eccessivamente eccitati e maneggiare cavi e moschettoni congelati – la nostra guida ci ha spiegato come stare su una slitta e frenare e interpretare i suoi segnali fatti con le braccia. Una sfilza di istruzioni date in pochissimi minuti, in mezzo a quel caos, e via. Partiti!

Per i primi minuti non riuscivo a concentrarmi su nulla. Stavo cercando di capire come gestire il mio peso sulla slitta e le curve e come non perdere di vista il leader della mia muta e gli alberi di fronte a me, e la guida e poi il silenzio, il bianco e la magia. Ho iniziato a sorridere a me stessa e alla bellezza della vita.

Dall’adrenalina alla pace in pochi istanti, ed è quello che mi è successo senza sosta per tutto il viaggio.

L’unico suono quello felpato delle zampe dei cani che corrono sulla neve e la slitta che scivola via sfiorando la pista. Non scorderò mai le emozioni e l’eccitazione che ho provato allontanandomi dall’allevamento di husky e dalla civiltà e inoltrandomi nella foresta imbiancata.

Abbiamo guidato le nostre slitte trainate da husky per circa cinque ore al giorno (30/40 km). Abbiamo alloggiato in baite spartane sparse sulle sponde di laghi e fiumi ghiacciati, con la piena responsabilità della nostra slitta e dei nostri cani, dovendo preparare i loro pasti (carne di renna congelata tagliata a pezzi da sgranocchiare al mattino e durante la pausa pranzo e mista a zuppa di crocchette la sera), dovendo sistemarli per la notte e dovendo ripulire il tutto prima di proseguire il viaggio la mattina seguente.

Mentre Hansi ha cucinato per noi per tutta la settimana – deliziosi pranzi preparati in mezzo alla neve e pantagrueliche cene e prime colazioni in baita – abbiamo dovuto trivellare a mano buchi nel ghiaccio per raccogliere l’acqua per la sauna finlandese e baita (acqua per bere, cucinare, e acqua per lavare i piatti), accendere fuochi per scaldarci e cucinare e poi ripulire tutto la mattina seguente e tagliare la legna per i viaggiatori che sarebbero arrivati dopo di noi.

Un safari con gli husky in Lapponia è un’esperienza unica attraverso paesaggi da fiaba, in un susseguirsi di foreste innevate e laghi e fiumi ghiacciati e costellato di piccole baite che fanno sognare a occhi aperti.

Quando prenoti un viaggio di questo tipo, puoi essere certo che incontrerai e trascorrerai del tempo con persone fantastiche e avventurose, disposte a condividere compiti e momenti unici e spensierati. E poi ci sono i cani, bellissimi, allegri, coraggiosi, forti e divertenti, che imparerai presto a conoscere e amare – pura, indimenticabile magia.

Safari e cani da slitta

La parola safari deriva dall’arabo safara, viaggiare.

Spostarsi con una slitta trainata da cani, principalmente Alaskan Malamut, Siberian o Alaskan Husky, non fa parte di una tradizione del popolo Sami. Si tratta di un qualcosa di abbastanza recente, sviluppatosi a fine 800 con l’esplorazione polare. Solo pochi decenni dopo si sono diffuse le corse di cani da slitta nelle aree artiche e quindi il turismo.

I safari con gli husky sono estremamente coinvolgenti e possono durare da un breve fine settimana a svariati giorni, spostandosi in territori selvaggi e remoti, coprendo circa 25-40 km al giorno, a seconda delle condizioni meteorologiche e delle capacità del gruppo. Come detto prima, è una vacanza molto attiva, che richiede partecipazione anche nella gestione degli accampamenti e nella cura dei cani.

I cani da slitta sono altamente addestrati e intuitivi e conoscono perfettamente i comandi, quindi non è necessaria alcuna esperienza pregressa. Le spiegazioni prima di partire sono molto veloci, ma efficaci. Potresti cadere alcune volte durante il primo giorno – è successo solo due volte a una ragazza del nostro gruppo – ma se sai sciare, non avrai nessun problema.

La mia preoccupazione principale prima di prenotare il viaggio era legata al trattamento e alla vita dei cani. Ho quindi fatto molte domande prima di confermare. Gli husky adorano correre e tirare la slitta e preferiscono dormire all’aperto (iniziano a sentirsi veramente bene dai -15°C e sentono caldo al di sopra di questa temperatura ed è lampante quando si passano le giornate con loro). Sono stati selezionati e allevati nel corso dei decenni secondo queste caratteristiche.

La mia muta era composta da cinque Alaskan Husky. Due leader, Wind, un maschio di dieci anni brillante e bellissimo, il vero caposquadra, affiancato da Gaga, un’adorabile e coraggiosa femmina di tre anni. Dietro di loro avevo Mojito, timida e dolcissima figlia di Gaga. Ho passato i primi due giorni a fare del mio meglio per conquistare la sua fiducia e quelli successivi a cercare di contenere la sua gioia ed energia, soprattutto al mattino. Le due “ruote”: Xylitol, un maschio di nove anni forte ed estremamente paziente, e il mio bambino pestifero, Outa. Una meraviglia di sedici mesi, anche lui figlio di Gaga, al suo primo safari da più giorni.

I miei cani sono stati fantastici e il loro entusiasmo contagioso e penso a loro spesso. Coccolarli all’ora di pranzo e alla sera e giocare con loro al mattino è stata una vera gioia. Quando siamo tornati al canile, e ho dato loro da mangiare l’ultima sera, mi sono commossa. Ci siamo tutti commossi.

Ad ogni modo, prima di prenotare un safari con i cani da slitta, non importa dove, cerca informazioni dettagliate sul benessere dei cani e se non le trovi sul sito ufficiale, fai domande sull’allevamento di husky, sul canile, sui cani e su cosa succede loro quando vanno in pensione.

Un safari con i cani da slitta non è per tutti

Ma, perché c’è un ma, un safari con gli husky in Lapponia non è per tutti. È fisico ed estenuante, e non ti riposi praticamente mai né hai tempo per te stesso.

Non avere elettricità e acqua corrente quando si sta fuori tutto il giorno in un gelido inverno artico non è facile. Dover indossare strati su strati di vestiti e stivali per raggiungere un gabinetto biologico all’aperto, con una torcia frontale, non è sempre divertente.

https://www.instagram.com/p/CYUENITLA4S/

Fare la doccia in una sauna condivisa, mescolando alla meglio acqua gelida e acqua bollente in bacinelle di plastica, può essere esilarante o eccessivamente frustrante, a seconda del tuo umore. Proprio come essere esausti e cercare di addormentarsi accanto a un compagno di viaggio che hai appena incontrato e che russa pesantemente.

Un safari con gli husky in Lapponia non fa per te se vai fuori di testa quando gli elementi prendono il sopravvento: neve alta e venti pungenti sono la norma e le temperature possono scendere rapidamente tra -20 e -30 gradi; non puoi mai davvero prevedere quali piste saranno percorribili e in quale stato troverai quelle che lo sono né per quanto tempo i cani saranno in grado di correre.

Un safari con gli husky in Lapponia non fa per te se la tua priorità è condividere foto e video perfetti sul tuo account Instagram né se vuoi apparire carina in quelli che riesci a scattare.

Era per me? Assolutamente sì! Mi sono innamorata di questa esperienza e ho amato anche ciò che ho odiato e spero sinceramente di poterla rivivere, magari in Alaska.

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Silvia's Trips

Hi there! My name is Silvia and after 15 years between the Paris Opera and the Palau de les Arts in Valencia I now run a boutique hotel in Cinque Terre, deal with tourism management and blogging, sail, horse-ride, play guitar and write about my solo trips around the world. For more info about me and my travel blog check my full bio.