Cosa mettere in valigia per visitare lo Hokkaido in inverno
Lo Hokkaido avrà sempre un posto speciale nei miei ricordi: la settimana su questa grande isola nel nord del Giappone è stata il mio rilassante battesimo in questo paese e mi ha regalato serenità e nuovi amici.
Ricorderò sempre questa settimana nello Hokkaido anche per essere stata la settimana più fredda della mia vita fino a oggi, con nevicate quotidiane, vento siberiano e temperature costantemente e di molto sotto lo zero! Ma che poesia però…
Sono arrivata un lunedì sera di fine gennaio e sul treno che mi ha portata dall’aeroporto di New-Chitose di Sapporo al centro città non ho visto nulla tanto nevicava violentemente. Sentivo solo il gelo entrare dalle porte automatiche a ogni fermata e la mia preoccupazione per le condizioni del soggiorno salire.
Fortunatamente il fantastico staff della anche troppo riscaldata YuYu Guest House mi ha accolta con un bel bicchiere di tè caldo e allegri sorrisi ed è stata subito armonia. Armonia che mi ha permesso di fare rapidamente mente locale e rilassarmi: il mio bagaglio era preparato adeguatamente, sarebbe semplicemente bastato vestirmi nel modo corretto con quello che avevo previsto e tutto sarebbe filato liscio. Così è stato!
Ecco quindi come mi sono vestita in questi giorni tra Sapporo e Hakodate:
- calzamaglia in lana o leggings termici
- jeans
- sottilissima maglia termica con collo alto
- sottilissimo maglioncino in lana senza maniche
- giacca tecnica in pile con collo alto
- giaccone termico impermeabile della The North Face
- scarponcini Ugg impermeabili con suola per neve
- sotto-guanti termici
- guanti in pile
- paraorecchie in pile
Nel mio bagaglio, la cui base è sempre e comunque quella descritta nel mio post sul come partire con una valigia leggera, ho di fatto messo svariate maglie termiche, che oltre a garantirmi di non avere freddo, una volta arrotolate e riposte nei miei packing cubes occupano pochissimo spazio. Stessa cosa per le calzamaglia in lana finissima o per i leggings tecnici e per i maglioncini in lana che occupano lo stesso spazio di una maglietta standard.
Un po’ più voluminose le due giacche in pile, ma arrotolate l’una dentro l’altra occupano lo spazio di un maglione in lana.
Molto voluminosi gli scarponcini Ugg invece e per questo gli ho indossati durante il viaggio. Sono caldissimi ed estremamente comodi e soprattutto ci si cammina veramente bene, sia sulla neve fresca che su quella ghiacciata.
Memore delle gelide giornate invernali passate all’aperto quando lavoravo a Disneyland Paris, ho anche previsto degli scaldini usa e getta in polvere di ferro, sia per le mani che per i pedi.
Le bustine per le mani una volta tolte dalla confezione vanno semplicemente scosse una o due volte e riposte tra i due guanti. Il calore dura veramente tutto il giorno e aiuta anche per riportare il naso a temperature accettabili toccandolo con i guanti di tanto in tanto…
Le bustine per i piedi sono adesive e una volta tolte dalla confezione vanno scaldate tra le mani per qualche minuto prima di essere incollate sulle calze, al centro del piede. Il calore emanato è quasi eccessivo per la prima ora, ma poi diventa gradevolissimo e dura facilmente 5/6 ore con i piedi costantemente nella neve.
Ho usato due scaldini al giorno anche per tenere in vita il mio smartphone, la cui batteria non è prevista per durare a temperature sotto lo zero. Lo tenevo quindi nella tasca della giacca tra due bustine e non si è mai spento.
Così vestita ho passato intere giornate all’aperto, camminando tranquillamente alla scoperta di Sapporo, ma anche di Otaru, Noboribetsu e più tardi di Hakodate, dove l’aria di mare ha reso il tutto più umido e molto meno piacevole.
In realtà questa tenuta si è rivelata perfetta anche per visitare l’Honshū settentrionale e le Alpi in quello centrale, ma soprattutto si tratta di indumenti che consentono di viaggiare in luoghi gelidi senza rovinarsi la vacanza a causa di un abbigliamento non adeguato… e in questi giorni ne sto vedendo parecchi di turisti in difficoltà.
P.S. Il termine giapponese per indicare gli essenziali scaldini è hokaido e si pronuncia come Hokkaido. Sarà un caso? Io non credo 😉