Il mio “viaggio fai da te”
Organizzare un viaggio fai da te richiede un minimo di tempo e pianificazione, ma regala immense soddisfazioni e spesso anche un bel risparmio.
Qualche tempo fa un amico mi ha chiesto che tipo di viaggiatrice sono e se programmare i miei viaggi in solitaria in anticipo sia assolutamente necessario o non sia meglio improvvisare. Beh, credo che la risposta più giusta per me è che organizzo i miei viaggi quanto più possibile in anticipo, ma lo faccio proprio al fine di sentirmi libera di improvvisare una volta in viaggio.
Io viaggio quasi esclusivamente da sola. L’ho sempre fatto, perché in realtà ho bisogno di sentirmi libera quando sono in viaggio, ma non solo. Ho bisogno di silenzio, di stravolgere i miei piani all’ultimo secondo, di incontrare altri viaggiatori lungo la strada e “perdere tempo” con loro, ho bisogno di non dover trovare compromessi e di non fare niente quando mi va. I miei viaggi mi permettono di essere me stessa e sentirmi bene, ma partendo in solitaria con un budget medio sento il bisogno di pianificare il mio “viaggio fai da te”.
Quindi, in questo post ti racconto come tutto ha inizio:
- come scelgo il prossimo viaggio
- come lo programmo
- come mi preparo
Dove e come nascono i miei viaggi fai da te
Fino a qualche anno fa, nella mia vita precedente, non facevo che viaggiare per lavoro ed era sempre tutto organizzato al dettaglio e con un certo anticipo. I planning dei teatri e dei festival lirici (Italia a parte ahimè) sono sempre decisi con anni d’anticipo, così come le audizioni per i cantanti e i concorsi e quindi anche i miei spostamenti… date delle recite, voli, taxi, hotel, appuntamenti, cene e fasce orarie libere previste e annotate. Viaggio pianificato.
Da qualche anno ho cambiato vita. Sono tornata in Italia, ho cambiato lavoro, ritmi e contesto. Ora viaggio solo per amore del viaggio ed è una cosa bellissima. Viaggio meno certo, mooooolto meno, ma il tempo è mio! A parte qualche giorno rubato alla gestione del mio hotel a Levanto, mi concedo qualche settimana qua e là tra novembre e dicembre e un lungo viaggio di cinque o sei settimane tra gennaio e marzo.
I miei viaggi ora nascono quasi sempre da incontri o dalla lettura. Un romanzo, un racconto di un altro viaggiatore o talvolta un articolo mi fanno innamorare di una destinazione e me ne fanno sentire la nostalgia ancora prima di esserci stata e quindi non posso che organizzarmi e andare.
A partire dal colpo di fulmine, inizio a cercare informazioni sul paese prescelto: le cerco in rete leggendo racconti di viaggio e siti ufficiali, cerco altri libri di cui sia l’ambientazione e inizio a vivere il viaggio, evitando accuratamente di guardare foto e video perché potrebbero deludermi a priori, un po’ come si è delusi da un film tratto da un libro…
Come organizzo il viaggio
Questo mio innamorarmi delle destinazioni a distanza, fa sì che spesso io non possa affrontare il viaggio vero e proprio per anni e forse alcuni di questi viaggi non si concretizzeranno mai, ma li preparo per viverli ugualmente… lo so, sono un caso patologico 😀
Comunque, creo un file Numbers sul computer e inizio a dar vita al mio itinerario ideale, inserendo date, tappe, voli, cose particolari da non perdermi in una particolare località perché consigliate da chi c’è stato, strutture ricettive in cui vorrei alloggiare e relativi costi… già perché in realtà tutto ciò mi serve per capire se posso permettermi un determinato viaggio o meno e quanto devo mettere da parte per poterne godere appieno.
Questa tabella mi consente inoltre di capire se il mio itinerario è realizzabile con i giorni che ho a disposizione o meno anche perché una volta in loco viaggio solo con i mezzi di trasporto pubblici e solo via terra e quindi è tutto quite slow 🙂
Avendo a questo punto una visione d’insieme del viaggio, valuto se posso permettermelo o meno. Se la risposta è dolorosamente negativa lo metto da parte per un auspicato prossimo futuro e se invece posso partire senza snaturare quello che ho in mente, prenoto subito il volo per non vedere il suo prezzo aumentato col passare del tempo.
* cerco i voli su Opodo, e-dreams e Skyscanner e una volta trovato quello che fa al caso mio lo prenoto direttamente sul sito della compagnia aerea, per risparmiare, ma soprattutto per avere maggiori tutele e una miglior assistenza in caso di problemi.
Se poi ci sono alloggi che rappresentano per me vere esperienze da non perdere prenoto anche quelli per non dovervi rinunciare causa struttura completa, ma mi è capitato di farlo solo due o tre volte come ad esempio per la Casa Panq’Arani a Puno, Patios de Cafayate o il Naga Hill a Chiang Rai.
* cerco gli hotel su TripAdvisor – non leggo le recensioni scritte da qualcuno che ne ha scritte solo una o due, perché in genere sono pessime o eccellenti, quindi per me dubbie, e non leggo neppure quelle scritte da chi viaggia in famiglia, perché solitamente ho esigenze e priorità diverse – però poi controllo il sito web della struttura ricettiva che ho scelto e prenoto direttamente, facendomi così subito un’idea dell’attenzione al cliente… Per maggiori dettagli puoi leggere anche la mia guida su come cercare, selezionare e prenotare un hotel alle migliori condizioni.
Se per caso poi nel corso del viaggio sono certa di dover affrontare spostamenti un po’ più onerosi rispetto alla mia media, come ad esempio l’Orient Express che ho voluto a tutti i costi prendere per andare da Cuzco a Aguas Calientes nel corso del primo viaggio in Perù, lo prenoto e pago in anticipo, il mese prima della partenza, solo per diminuire la spesa una volta in loco. Distribuzione del budget oblige…
Preparativi last minute per il viaggio
Il giorno prima del viaggio faccio una lista di cose da mettere nello zaino (o valigia, in base alla percentuale di zone asfaltate e marciapiedi all’arrivo) oltre ai miei #nonpartosenza e la notte prima della partenza – sempre in piena notte per avere qualcosa da fare non potendo dormire per l’eccitazione – inizio a preparare il tutto.
A zaino chiuso, inserisco l’itinerario previsto su Dove siamo nel mondo e ne invio una copia ai miei – con cui una volta partita scambio qualche e-mail solo per comunicare eventuali cambi di rotta e chiedere notizie di Atena e Zeus – chiudo casa, metto il mio iPhone in modalità aereo e via!
Arrivata a destinazione inizio a scoprire, parlare con la gente, farmi consigliare e lasciarmi trasportare dal feeling e dagli stati d’animo e quindi inizio a improvvisare prolungando, accorciando, eliminando o aggiungendo tappe, a volte anche solo per condividere momenti con altri viaggiatori incontrati al momento. Quant’è bello viaggiare e conoscere!
E tu che viaggiatore sei? Improvvisi o pianifichi?
Grande!! eh eh eh sicuramente Deborah e Federica vorranno portarti dalla loro parte eh eh eh ma secondo me sei più’ un’ improvvisatrice di una pianificatrice…tu che pensi?
Assolutamente 😉
Una volta a destinazione improvviso praticamente tutto in base a sensazioni, chiacchierate con gente del posto e con altri viaggiatori.
Silvia mi ero persa il tuo post!!!!
Mi è piaciuto molto come è scritto…mamma come sei organizzata con il file Numbers 🙂 Il mio era un po’ più bruttino!
Vedremo con il prossimo viaggio come andrà…l’unica cosa che mi spiace sempre è l’avere solo 2 settimana praticamente, e a volte penso che se non mi organizzo salto magari cose che mi piacerebbe fare!
Fossero questi i problemi della vita 🙂
ahahah i problemi sono sempre molto soggettivi! Comunque ti capisco, anche a me spiace sempre quando mi perdo cose speciali… anche se in realtà è un’ottima scusa per tornare a visitare un paese 🙂