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4 min.

3 giorni a Hakodate, perla dello Hokkaidō

Inizio col precisare che per visitare Hakodate basterebbe una sola giornata, ma avevo bisogno di rallentare e rilassarmi e questa cittadina nel sud dello Hokkaidō me lo ha permesso.

Hakodate dista 3h30 da Sapporo ed è una città portuale dalla forma traditrice, nel senso che è sviluppata a forma di clessidra tra le alte colline, il porto e lo stretto di Tsurgu e passeggiando senza meta è facile perdere il senso dell’orientamento ritrovandosi sul lungomare sbagliato rispetto a quello che avevamo in mente.

3 giorni a Hakodate, perla dello Hokkaidō

Con le sue lunghe vie in salita, il tram d’epoca, le belle case in legno colorate, l’atmosfera rilassata e la brezza marina mi ha da subito fatto pensare a San Francisco, nonostante le abbondanti nevicate!

Ho soggiornato per tre notti proprio in una di queste casette nel quartiere di Motomachi, in collina, arredata in stile tradizionale, e la mia camera prevedeva tavolino basso su pavimento in tatami, cuscini e futon per dormire la notte, il tutto davanti a una grande finestra rivestita con pannelli in carta di riso. Zen e accogliente al tempo stesso. Il proprietario, Masahiro, ha anche altre due camere con letti a castello che affitta in stile ostello, ma durante la mia visita ero sola. E felice 🙂

Cosa vedere a Hakodate

Si tratta del primo porto del Giappone aperto al mondo occidentale e lo si nota proprio nel quartiere di Motomachi, costellato da chiese di ogni credo religioso e stile architettonico, con antiche residenze governative in stile coloniale e poi c’è anche un cimitero per stranieri, per lo più marinai e religiosi russi, inglesi e francesi stando alle lapidi.

Tra le tante chiese sparse per la collina ho amato particolarmente quella ortodossa, subito dietro “casa mia”. Le sue tipiche cupole arzigogolate in rame erano proprio al loro posto nel paesaggio innevato. Da qui si gode anche una bella vista sul golfo.

Merita una visita anche il santuario zen Gokoku, accanto all’entrata della funivia.

Tra gli edifici pubblici ho invece apprezzato il Palazzo Pubblico (300 yen), in legno dipinto di giallo e celeste, con un porticato sontuoso e una terrazza vista mare che fa sognare. Qualche metro più in basso c’è l’ex consolato britannico (300 yen), che espone alcune memorabilia legate alla Corona e ospita una bella sala da tè all’inglese. Alcune sale erano in fase di restauro, quindi non so se la mostra sia più vasta e comporti anche dell’altro.

Il museo che ho preferito è il Museo dei Popoli del Nord (300 yen), dedicato all cultura ainu.

Quello che però ho preferito è il mercato del pesce mattutino, a poche decine di metri dalla stazione. Come a Sapporo, anche qui al mercato si va per acquistare il pescato fresco, ma anche per mangiarlo in loco e il granchio grigliato al momento è una bontà!

Se il cielo è sereno, ti consiglio anche di prendere la funivia che sale sulla cima dell’Hakodate-yama (1200 yen A/R). Il panorama al tramonto è molto suggestivo e, causa forti nevicate, ho dovuto aspettare l’ultima sera per poterne godere.

Masahiro mi ha detto che c’è anche un autobus turistico che parte dalla stazione ferroviaria e sale fino alla cima, in caso tu soffra di vertigini…

Altro sito panoramico, sempre se il meteo è a favore, è la torre del Goryō-kaku (840 yen), che permette di ammirare l’omonimo forte a forma di stella a cinque punte. Il parco del forte sotto la neve non gli rende sicuramente giustizia e seppur gratuito non merita di prendere il tram fino qui (n°2 o 5), 250 yen a biglietto o 600 yen di tessera giornaliera), ma sono tutti alberi di ciliegio e quindi immagino che a metà aprile sia un luogo incantato.

Dove mangiare

Oltre al mercato mattutino, che chiude intorno alle 13:30, meritano anche i ristoranti nelle Kanemori Red Brick Warehouses, sul lungomare. Questi antichi magazzini per il commercio marittimo, sono stati restaurati e riconvertiti in grande centro commerciale.

Tra tutti, consiglio particolarmente il Ajisai, Kurenai per gli ottimi ramen e soprattutto per la succulenta zuppa di noodles al curry a cui penso ancora (si ordina sul touchscreen all’esterno e solo dopo aver pagato si entra nel locale).

Se hai fretta e ami il sushi/sashimi ti consiglio anche il Kaitenzushi Marukatsusuisan Honten, buon rapporto qualità prezzo e se sei veloce a ordinare sul tablet a tua disposizione anche estremamente rapido.

Buonissimo poi sia il ramen di Takahashiya che quello servito nella sorta di ristorante in un angolo del Mercato del Cibo, sempre nel quartiere dei vecchi magazzini in mattone. Se ami cucinare e sperimentare in questo mercato puoi acquistare tutti gli ingredienti della cucina tradizionale giapponese!

Cosa vedere nei dintorni di Hakodate

Forse dovrei titolare: cosa non vedere, ma sarei completamente parziale…

Sono stata a Yunokawa Onsen Saru, a un quarto d’ora circa di autobus dal centro (260 yen), per fare un bagno in un onsen che mi hanno consigliato (il Nezaki-yu) e uscendo sono andata a visitare il giardino botanico in riva al mare (300 yen). Il giardino è veramente ben tenuto e lussureggiante e durante la mia visita c’era anche un anziano signore che si dilettava –  con grande maestria – al pianoforte a coda a disposizione dei visitatori, ma una volta lì ho scoperto che in realtà l’attrattiva principale sono i macachi che fanno il bagno in un onsen loro dedicato.

Ecco, in realtà si tratta di un minuscolo zoo tra i palazzi, con tantissime scimmie in pochissimo spazio e i visitatori che tirano loro il cibo dall’alto. Mi sono sentita male, ho pianto e sono rientrata a piedi fino a Hakodate.

Se a te invece non dà fastidio, oggettivamente puoi scattare loro belle foto.

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Silvia's Trips

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