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8 min.

Tutto quello che c’è da sapere per visitare Dubai, capitale degli eccessi

Dopo decine di scali a Dubai finalmente mi son decisa a lasciare l’aeroporto per visitarla. L’ho trovata eccessiva in tutto e decisamente troppo artificiale per me.

Dubai è per me troppo e lo è in tutto

Certo, già sapevo che Dubai implicava sabbia, petrolio, budget illimitati e eccesso, ma pensavo di trovare comunque un’anima a questa città. Pensavo che nella parte storica del centro conservasse un po’ di quel passato legato al deserto, ma non l’ho trovato.

Sono rimasta tre giorni e mezzo durante i quali ho visitato il visitabile, prendendo taxi, battelli, maxi fuoristrada e metropolitana, passando dal vecchio souk alla Marina, ai mall, all’isola artificiale al deserto. Insomma, ho cercato di vivere tutto quello che Dubai ha da offrire, tralasciando solo l’acquisto di ville con spiaggia privata, Lotus e anelli Cartier 😉

Cose che mi son piaciute e che consiglio di visitare a Dubai

Il Safari nel deserto. Il pacchetto costa 200 Dhs, ma ho avuto la sensazione che in realtà non si tratti di un prezzo fisso… Molto turistico certo, ma l’incanto non manca. La luce, i colori e le sensazioni tra le dune di sabbia sono speciali e vi consiglio di vivere quest’esperienza. Ve ne parlerò comunque più nel dettaglio in un post dedicato.

Dubai è per me troppo e lo è in tutto

Le Montagne Hatta. Il pacchetto costa 100 Dhs, ma anche in questo caso varia da agenzia a agenzia senza che cambi l’offerta, quindi valutate bene con quale prenotare! Si tratta di un’escursione di mezza giornata fino a questo antico villaggio tra le montagne rocciose che proprio merita.

Dubai è per me troppo e lo è in tutto

Imprescindibile il lato turistico con passaggio obbligato attraverso il mercato dei souvenir, ma sia l’Heritage Village, che lo spettacolo della natura valgono la pena, per non parlare poi delle piscine naturali nelle quali tuffarsi!

Il Forte Al Fahidi e il Dubai Museum al suo interno. L’ingresso costa 1 Dhs e la visita dura un’ora circa.

Questo forte della fine del XVIII secolo, oltre alla sua funzione difensiva, nel corso degli anni ha ospitato anche la sede del governo, la residenza del governatore e le prigioni. Il forte attualmente è circondato da palazzi moderni e dà l’impressione di essere molto piccolo, ma mantiene comunque il suo fascino.

Dubai è per me troppo e lo è in tutto

Al suo interno sono state allestite varie zone espositive che rintracciano gli usi e costumi ormai passati della popolazione locale. Le sale sono nel sottosuolo e mi hanno fatto pensare a un’attrazione in stile Disneyland… un po’ come “I pirati dei Caraibi” per intenderci, ma si tratta di una caratteristica comune a tutti i musei della città (Museo Marittimo, Heritage Village ecc.).

Nell’ultima sala viene proiettato un video che mostra l’evoluzione di Dubai dal 1950 al 2030. Molto auto-celebrativo, ma interessante.

I souk storici a Deira. Si tratta di tre souk distinti, ma che si attraversano passeggiando senza interruzione a pochi metri dallo scalo delle chiatte-traghetto dette Abras sul Creek. Si tratta del Souk dei Profumi, il Souk delle Spezie e il più famoso Souk dell’Oro. Quello che mi ha conquistata è quello delle spezie, che mi ha riporta coi ricordi e soprattutto con l’olfatto a Marrakech. Ne sono uscita con una buona scorta di cannella, zenzero, incenso sfuso, mirra e parecchie spezie miste per la cucina.

Dubai è per me troppo e lo è in tutto

La Moschea Diwan, alle spalle del Forte al Fahidi. Semplice e di recente costruzione, può essere visitata solo prenotando il giro di gruppo con il SMCCU Heritage Tour.

La Moschea più famosa e fastosa è però la Jumeirah, nell’omonimo quartiere. È visitabile solo dal sabato al giovedì alle 10.00 previa prenotazione presso il Centro Culturale Sceicco Mohammed. Me la sono persa, quindi se ci andate fatemi sapere com’è!

Dubai è per me troppo e lo è in tutto

Il Dubai Aquarium, all’interno del Dubai Mall. L’ingresso costa 110 Dhs e include anche l’Underwater Zoo e il giro in barca sopra la vasca degli squali.

Avendo vissuto per anni a Valencia a due passi dall’Oceanografic e abitando ora a pochi chilometri dall’Acquario di Genova devo dire che questa visita non ha proprio nulla di speciale e di certo non è economica, ma ho comunque apprezzato il giro nel backstage e le interessanti spiegazioni degli addetti ai lavori. Se non siete stati in altri grandi acquari investite tranquillamente nell’acquisto del biglietto 🙂

Dubai è per me troppo e lo è in tutto

Cose che mi sono piaciute meno…

Se scrivo “tutta la città” vien meno in un batter d’occhio la mia capacità critica e di analisi, però devo dire che scriverei qualcosa che mi viene da dentro…

Amo le grandi città, le megalopoli, moderne o meno. Amo l’energia, la multi-etnicità che emanano, l’offerta culturale sempre varia, i marciapiedi immensi e anche i mezzi di trasporto pubblici.

A Dubai però tutto è stato costruito talmente in fretta che non c’è un vero e proprio centro e tra un quartiere e l’altro solitamente c’è il nulla. L’offerta culturale qui non manca grazie ai festival di ogni tipo che si susseguono senza sosta, ma gli artisti non vivono la città e questa non vive né migliora grazie a loro. I marciapiedi sono spesso inesistenti o minuscoli proprio perché Dubai non è pensata per essere vissuta, per questo ci sono i mall… tutto avviene al loro interno e il caldo non è per me motivazione sufficiente.

Dubai è per me troppo e lo è in tutto

Amo l’architettura e l’innovazione, non essendo la mia professione però il vedere grattacieli non è motivazione sufficiente per un viaggio. Ce ne sono di impressionanti certo, ma manca a mio parere un’armonia estetica in città.

Tornando a noi, ecco quanto ho visitato senza apprezzare particolarmente:

  • le fontane danzanti, installate nel lago artificiale difronte al Dubai Mall. Le ho trovate molto kitsch e poco teatrali
  • il Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo. 828 metri di cristallo sul quale si può salire prendendo l’ascensore al piano interrato del Dubai Mall. Non sono salita perché come avrete capito il panorama non è di quelli che mi fanno sognare, ma se è vostra intenzione farlo vi consiglio di prenotare sul sito ufficiale onde evitare code interminabili

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  • il Burj Al Arab, il famosissimo hotel 7 stelle a forma di vela, costruito su di un isolotto artificiale. Architettonicamente è splendido e l’illuminazione notturna suggestiva
  • la mitica palma Jumeirah, l’isola artificiale attraversata dalla futurista monorotaia che porta dalla Marina al mega hotel-parco d’attrazioni Atlantis. Un vero prodigio di ingegneria che ha però rovinato le correnti marine costringendo a un’ulteriore maggiore artificialità delle spiagge di Dubai

Dubai è per me troppo e lo è in tutto

Come spostarsi per visitare Dubai

Come già scritto, a piedi non si può! Unica passeggiata fattibile è lungo il Creek lato Deira, per ammirare il carico-scarico dei mercantili tradizionali.

Dubai è per me troppo e lo è in tutto

Da Deira potrete poi attraversare il fiume e raggiungere Dubai su di un Abras. La traversata dura 5 minuti al costo di 1 Dhs pagabile a bordo.

Lato imbarcazioni ci sono anche due linee di ferry che collegano la Marina alla Palma e il Creek alle spiagge della Jumeirah. Il biglietto è acquistabile sui pontili al costo di 50 Dhs.

Le due linee del metro attraversano la città, incrociandosi a Union Square e BurJuman, dove il cambio è più rapido. La linea rossa è quella pro turisti e collega le varie attrazioni della città. La linea verde serve Deira ed è utilizzata soprattutto dai locali e lo si capisce anche dalle diverse regole applicate! Su quest’ultima infatti uomini e donne non possono fare la coda insieme né salire dalle stesse porte. I biglietti non hanno una tariffa fissa e sono acquistabili alla biglietteria di ogni fermata.

Ah, ci sono anche i tram e collegano la Marina alle spiagge della Jumeirah e alla monorotaia che porta sulla palma, ma non l’ho preso.

Dubai è per me troppo e lo è in tutto

Dove ho dormito

Mentre aspettavo il volo a Colombo ho prenotato al Traders a Deira. Scelto perché vicino all’aeroporto (35 Dhs in taxi), perché nella parte “storica” di Dubai, perché la camera matrimoniale era a nemmeno 100$ e perché è una catena che conosco bene e non mi ha mai deluso.

Non ha certo il fascino di un hotel caratteristico, ma gli standard internazionali sono moto alti, il servizio impeccabile e la cucina ottima.

Qualche consiglio per visitare Dubai

  • Vestitevi in modo corretto, ovvero con gambe e spalle coperte, che siate uomo o donna. Per rispetto per le varie culture e confessioni locali, ma anche per sentirvi a vostro agio.
  • Limitate le effusioni in pubblico al minimo, ovvero al tenervi per mano.
  • Se siete donna, controllate che nel vostro hotel siano ammesse donne sole al bar/ristorante. In alcune strutture questo non è possibile e quindi sarete costrette a consumare i pasti in camera… Alcune strutture poi non consentono proprio il soggiorno di donne non in coppia 🙁
  • Se avete il tempo contato, potete anche optare per un tour organizzato del Big Bus Tours, il cui biglietto include praticamente qualsiasi sito o tappa di interesse in città e nei dintorni. Le relative pubblicità sono ovunque e alloggiando in un 4 o 5 (o 6 o 7!) stelle l’opzione vi verrà senza dubbio proposta al banco delle escursioni.

Dubai è per me troppo e lo è in tutto

Qualche nota pratica

  • La moneta è il Dirham (a febbraio 1€ = 4,12) e lo troverete indicato sia come AED che come DHS.
  • La lingua ufficiale è l’arabo, ma quella più parlata è l’inglese, anche perché la popolazione locale si compone all’80% circa di espatriati ai quali si aggiungono i turisti e i visitatori d’affari.
  • Il fuso orario durante l’inverno è di 4 ore e passa a 3 quando noi passiamo all’ora legale.
  • Per affittare un’auto dovete aver compiuto i 21 anni, la vostra patente deve avere una validità residua di almeno un anno e dovete presentare il vostro passaporto. Se volete affittare un’auto di lusso i 21 anni però non bastano! Dovete averne compiuti 25.
  • Il week end va dal venerdì mattina al sabato sera.

Dubai è per me troppo e lo è in tutto

Tornerei a Dubai? Direi proprio di no.

Tornerò a Dubai? Sicuramente sì, anche perché con Emirates si vola proprio bene e l’Asia è nel mio cuore e non so starle lontana troppo a lungo.

Che farò la prossima volta? Tornerò nel deserto per un safari a cavallo con mini-corso di falconeria.

Dubai è per me troppo e lo è in tutto

E voi? Se volete farvene un’idea più completa, vi consiglio i post di Liz!

Maas-Salaama!

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Silvia's Trips

Hi there! My name is Silvia and after 15 years between the Paris Opera and the Palau de les Arts in Valencia I now run a boutique hotel in Cinque Terre, deal with tourism management and blogging, sail, horse-ride, play guitar and write about my solo trips around the world. For more info about me and my travel blog check my full bio.

7 Comments

  • dueingiro.blogspot.it ha detto:

    Ciao! L’ho letto molto volentieri, io a Dubai ci sono stata molti anni fa con alcuni ragazzi che abitavano a Jumeirah e mi avevano ospitato e mi ricordo che loro mi hanno detto che ci sono operai che lavorano 12 ore al giorno con turni anche di notte e capitava che da un giorno all’altro si trovavano qualche cavalcavia o autostrada in più, costruito davvero in fretta. Io ci sono stata nel 2007 chissà se ci torno ora quanto diverso deve essere…Non sono una tipa che ama lo sfarzo, per niente, ma a me Dubai era piaciuta, una città per alcuni versi finta, certo, ma molto particolare ed a mio avviso carismatica. Mi piacerebbe ritornarci…. utilissimo il tuo post 😉 Chiara

    • Silvia's Trips ha detto:

      Ciao Chiara, se ci torni fammi sapere che effetto ti fa. In 7 anni deve essere almeno raddoppiata!
      A me non ha lasciato nulla, se non la magia del deserto… visitandola dopo un mese in Sri Lanka deve aver giocato anche l’effetto “antipodo” 🙂

  • Elisa ha detto:

    Ciao Silvia!! ho letto con piacere il tuo post perché ho sempre pensato in passato di voler vedere Dubai ma piano piano il “desiderio” sta calando.
    Sicuramente ci andrò prima o poi, ma come dici tu é forse troppo eccessiva.. probabilmente va presa per quello che é, un po’ come Las Vegas.

    • Silvia's Trips ha detto:

      Ciao Elisa! Scusa il ritardo, ma l’ultimo aggiornamento di wp mi sta creando qualche problema… direi che nel caso di Dubai dipende da cosa una cerca in una destinazione e purtroppo nonostante la maxi offerta di questa città non c’è praticamente nulla di mio gusto. Sarò difficile 😛
      Aspetto che tu ci vada per avere la tua opinione!

  • patrick ha detto:

    Appena tornato sono andato a rileggerti. Se dubai è la città del futuro come qualcuno la descrive sono molto preoccupato. Concordo con gran parte delle tue osservazioni. Fra le cose che mi sono piaciute aggiungo l’atmosfera internazionale e un po’cosmopolita che si respira (in parte di facciata in realtà) dovuta alla presenza di persone di tutto il mondo. Si respira un’aria di opportunità, positiva dovuta naturalmente alla presenza di molto denaro in circolazione . Aggiungo anche una cosa sul fatto che dubai non è fatta per essere vissuta. È vero, ma dici che il caldo non è sufficiente come spiegazione. Per me lo è: in settembre c’erano 39 gradi e 46 di giorno con umidità elevatissima. Non è un luogo adatto a una città. Impossibile camminare, assolutamente folle. Anche se ci fossero parchi o piazze sarebbero utilizzabili pochi mesi l’anno. Lo diceva anche un tassista pakistano con cui abbiamo parlato della vita a dubai : è una città per chi lavora tantissimo e per i ricchi. Perché non puoi puoi stare all’aperto o in un parco o camminare. Vivi bene solo se ti puoi permettere aria condizionata costante…
    Troppo anche per me 🙂
    Ps sempre bellissimo il deserto, concordo!