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La granita siciliana

Uno dei momenti più piacevoli del mio breve soggiorno a Lipari è stata senza dubbio la pausa che mi sono concessa al Chitarra Bar a Marina Corta: due ore al sole tra relax, vista mozzafiato su questo angoletto di mondo e una deliziosa granita siciliana al pistacchio. La perfezione!

La vera granita siciliana

Chiacchierando con Maria Rosa, comproprietaria del locale insieme al fratello, mi sono fatta raccontare storia e tradizioni di questo famoso dessert e ovviamente mi son fatta spiegare come prepararne una versione casereccia…

La granita è un dolce freddo al cucchiaio, cremoso, dissetante e granuloso al contempo. In Sicilia si tratta di una vera istituzione e se la tradizione la vede come base della prima colazione (servita in origine con pane fresco croccante, sostituito poi dalla deliziosa brioche detta  tuppu o coppola… a granita câ broscia!), la sua degustazione è consigliata a qualsiasi ora, seduti all’ombra, in spiaggia o mentre si passeggia.

La vera granita siciliana

Questo dessert deriva dallo sherbet, la bevanda ghiacciata aromatizzata con succhi di frutta o acqua di rose che venne importata sull’isola durante la dominazione araba. In Sicilia la neve raccolta sull’Etna, sui Peloritani e sui Nebrodi e stivata nei nivieri, le tipiche ghiacciaie in pietra costruite su grotte naturali, divenne la base di questa ricetta. Gli strati di ghiaccio venivano quindi grattati durante la bella stagione e aromatizzati come da tradizione e questo fino ai primi del XX secolo.

Nel XXI secolo si scoprì poi di poter utilizzare la neve mista a sale marino per refrigerare i preparati e venne quindi sviluppato il precursore della gelatiera, il cosiddetto pozzetto che si trova ancora presso qualche antiquario: si tratta di un tino in legno contenente un secchiello in zinco isolato da strati di paglia e collegato a una manovella che consente di mantenere la granita in movimento senza che si formino grossi cristalli di ghiaccio che risulterebbero poi insapore.

Al Chitarra Bar di Lipari la granita viene preparata esclusivamente con acqua minerale, zucchero e frutta fresca, rigorosamente di stagione: anguria, pesca, fichi, gelso nero dell Etna, limone, arancia e mandarino di coltura biologica non trattata.

Ma ecco come preparare la granita siciliana:

  • un litro d’acqua naturale
  • 250 ml di succo di limone
  • 250 grammi di zucchero

Come prima cosa, fai macerare per un’ora un limone tagliato in quattro spicchi nel litro d’acqua, quindi grattugia la scorza di un limone nell’acqua aromatizzata e aggiungi lo zucchero. Amalgama bene facendo sciogliere lo zucchero sul fuoco. Fai raffreddare, filtrate con un colino e aggiungi il succo di limone, anch’esso filtrato.

A questo punto puoi mettere il tuo preparato nel congelatore, tornando a mescolarlo ogni due ore. Prima di servire lavora la tua granita con un frullatore a immersione oppure in un mixer a bassa velocità.

La granita va servita in un bicchiere di vetro trasparente, magari con una spruzzata di panna fresca montata 😉

La vera granita siciliana

© Sebastian Fischer

Per ora ho provato solo quella al limone, ma questa primavera voglio provare quella con le mandorle fresche e non vedo l’ora che sia estate per sbizzarrirmi con anguria, melone e altri frutti di stagione!

Tu che gusto preferisci?

Silvia's Trips

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