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Organizzare un safari è stata per svariati decenni l’idea stessa di viaggio per molti turisti in tutto il mondo, –  e di fatto safari in swahili significa proprio viaggio – ma quando si tratta di scegliere la destinazione giusta le idee sono già più confuse.

Planning a safari

Per semplificare, ecco sei delle migliori destinazioni di safari tra cui scegliere.

Organizzare un safari in Africa

La letteratura e poi il cinema ci hanno fatto sognare i safari in Africa da sempre: paesaggi sconfinati dai colori caldi, animali splendidi, di quelli che popolano i sogni d’infanzia e poi avventura, tanta.

Si può organizzare un safari in Africa praticamente in tutti i paesi dal centro al sud, io però ho provato questi e te li consiglio:

Safari in Kenya

Il mio mal d’Africa è strettamente legato al mio primo safari in Kenya, nel Parco Nazionale dello Tsavo Est,  istituito nel 1948 e costituito da pianure secche costellate di cespugli spinosi e stagni paludosi lungo il letto del fiume Galana, sovrastato dall’altopiano di Yatta.

Due terzi del parco sono adibiti alla ricerca scientifica e quindi chiusi al pubblico.

Safari in Tanzania

Probabilmente hai sentito parlare del Serengeti, il parco nazionale famoso per la sua annuale Grande Migrazione: 1,5 milioni di gnu e zebre attraversano le pianure fino al Maasai Mara. Si trova in Tanzania, accanto alla Ngorongoro Conservation Area e al Ruaha National Park, entrambi tentacolari ed eccitanti.

La Tanzania è veramente perfetta per organizzare un safari, nel senso che offre un’ampia scelta: safari low cost in tenda spartana, glamping sempre più chic lussuosi lodge nel cuore della savana.

A fine safari poi puoi anche optare per mare e dolce far niente a Zanzibar, un’isola molto alla moda, ma che non amo particolarmente. Ad ogni modo, ti consiglio di verificare le maree prima di scegliere resort e spiaggia.

Botswana

Botswana nella mia mente vuol dire delta dell’Okavango: natura incontaminata, splendide lagune, corsi d’acqua popolati da animali popolati da elefanti, bufali, leoni dalla coda nera e ghepardi. Una sorta di Eden selvaggio.

Il Botswana, nonostante bellezze naturali da togliere il fiato e opportunità di safari sparse su tutto il territorio, non è molto considerato dai turisti italiani e credo dipenda anche da storia coloniale e letteratura.

Se l’assenza di tuoi connazionali ti ispira o comunque non ti frena, ti consiglio di cuore questa destinazione! Qui potrai scegliere tra escursioni guidate a piedi, visite autonome in fuoristrada attraverso le pianure o ancora optare per un safari in mokoro, ovvero in canoa lungo i corsi d’acqua.

Zimbabwe

Lo Zimbabwe è da sempre tormentato da conflitti politici e isolamento, ma sta lentamente recuperando tranquillità e fama in quanto destinazione da safari, soprattutto grazie al declino di Mugabe.

Aree come il Parco Nazionale Hwange e le Cascate Vittoria sono molto popolari tra i visitatori, che qui hanno la sicurezza di avvistare giraffe, elefanti, leoni, ghepardi e non solo.

Organizzare un safari in Asia

L’Asia nell’immaginario collettivo non viene associata ai safari, ma se ci si pensa anche solo un attimo, affiorano alla mente immagini di giungle color smeraldo, avventure uscite dalle pagine di Salgari o Verne… insomma, il safari in Asia è un must e oltretutto è molto più economico che in Africa.

Sri Lanka

Non ho particolarmente amato il mio viaggio in Sri Lanka e se mi segui da un po’ lo sai, ma di certo ho adorato il safari nello Yala National Park: animali ovunque e molto più facili da avvistare che negli spazi infiniti della savana, guide molto più rilassate e budget veramente ridotto.

Il Parco Nazionale di Yala, localmente conosciuto come Parco Nazionale Ruhunu, si estende da Trincomalee a Hambantota nella bassa pianura dello Sri Lanka e si compone di cinque sezioni, ma solo due sono in realtà aperte al pubblico.

Se opti per questa destinazione, tieni presente che il periodo migliore per visitare Yala è tra febbraio e luglio, quando il livello dell’acqua è basso e gli animali non si nascondono.

India

Forse sorprendentemente, l’India è una delle migliori destinazioni al mondo per un safari. Il paese è vasto e ci sono molte zone adatte a questo tipo di avventura, ma il Parco Nazionale di Ranthambore è assolutamente superlativo da questo punto di vista.

Considerato un importante sito storico a causa delle antiche rovine che si possono trovare sul terreno del parco, Ranthambore è sede di maestose tigri del Bengala – si dice che sia l’unico posto in India dove è possibile vederle cacciare liberamente in natura.

Anche le opzioni per soggiornare a Ranthambore sono per tutti i gusti e budget: da piccoli bungalow nel cuore del parco a veri e propri manieri storici a hotel extra lusso. Sta a te decidere quale tipo di safari cerchi.

Consigli pratici

Organizzare un safari significa pianificare un’esperienza costosa, anche quando ti attieni rigidamente al tuo budget. Mi sono concessa questa fantastica esperienza più volte, a latitudini diverse, perché è un qualcosa che continua a farmi sognare ad occhi aperti, ma anche facendo del mio meglio per risparmiare, ho sempre speso più del previsto…

Quindi, a meno che il budget non sia un problema per te, inizia a selezionare una destinazione più economica e quindi pianifica il tutto in anticipo. Confronta le offerte e chiedi tutti i dettagli del programma che ti propongono per valutare con cognizione di causa.

Per goderne appieno, ti consiglio di dormire nel parco, di goderti la notte e la fauna selvatica del primo mattino. Puoi prenotare un’esclusivo glamping o una tenda più spartana ed economica, poco importa perché il vero lusso sarà dato da ciò che ti circonda.

Metti in valigia scarpe e vestiti comodi. Non dimenticare cappello, occhiali da sole e crema solare, ma anche un buon repellente per le zanzare! Non importa dove pianifichi il tuo safari, sarà sempre e comunque abbastanza polveroso, quindi evita vestiti costosi e accessori preziosi! Lo so, ultimamente si vedono sempre più spesso foto sui social con donne che indossano splendidi maxi dress, scarpe abbinate, cappelli oversize e monili vari, ma si tratta di scatti in posa, con tutto il necessario a portata di mano per cambiarsi ecc. La realtà è un’altra cosa…

Probabilmente scatterai centinaia di foto, quindi non dimenticare la tua fotocamera con gli obiettivi del caso, i filtri e un kit per la pulizia. Questo è il kit di fotografia di viaggio che porto sempre con me.

Mi sento anche di consigliarti un consulto con il dipartimento di medicina dei viaggi della tua città , per verificare se non sia se necessaria una vaccinazione specifica per la destinazione che hai scelto. Il mio carnet di vaccini è sempre aggiornato con quelli standard (tetano, epatite A…), ma controllo sempre se non ho bisogno di un vaccino specifico per un determinato specifico. la vita è una sola…

Goditi il safari!

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Silvia's Trips

Hi there! My name is Silvia and after 15 years between the Paris Opera and the Palau de les Arts in Valencia I now run a boutique hotel in Cinque Terre, deal with tourism management and blogging, sail, horse-ride, play guitar and write about my solo trips around the world. For more info about me and my travel blog check my full bio.

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