Stamane ho ripreso in mano un libro comprato anni fa, quando vivevo a Parigie all’improvviso ho risentito gli odori, i suoni… come per incanto mi sono ritrovata nella mia amata Galerie Vivienne che per anni è stata un passaggio quotidiano nel mio itinerario da scuola a casa prima e dal lavoro a casa dopo.
Le gallerie del Palais Royal
Uscivo dal corso all’IESA al numero 5 di avenue de l’Opéra nel tardo pomeriggio, con Parigi che iniziava ad illuminarsi e, dopo uno sguardo sognante e rituale volto all’Opéra Garnier sulla mia sinistra, mi incamminavo verso la Comédie Française e da lì nei giardini del Palais Royal sotto il cui porticato si trovano le Galeries du Palais Royal (aperte dalle 8:00 alle 23:00), che mi hanno sempre regalato fantasie talmente nette e dettagliate ispirate alle avventure di Dumas da sembrare quasi ricordi…
Queste gallerie sono la de Montpensier, la de Beaujolais, la de Valois e quella des Proues e hanno rappresentato per anni un simbolo del libertinaggio parigino, quello d’hoc insomma!
Ora non vi si trovano più le botteghe dell’epoca, ma boutique di lusso ed il mio caffè… già, perché una volta baciata dalla fortuna e dalla forza delle mie aspirazioni, ho potuto effettuare lo stesso percorso uscendo da Garnier – a cui ho comunque continuato a volgere uno sguardo sognante che non mi ha ancora abbandonata… – ed ho iniziato a concedermi anche il lusso di un tè verde con macaron al pistacchio nel caffè sotto i portici!
Galerie Vivienne
Lasciandomi il Palais Royal alle spalle tiravo un bel respiro profondo ammirando l’entrata della “mia galleria”, la Galerie Vivienne (aperta dalle 8:30 alle 20:30), ben sapendo che tavolate di libri nuovi e vecchi mi aspettavano e che non acquistarne sarebbe stata dura…
Non penso di esagerare dichiarando che si tratti della galleria più chic di Parigi! Ospita bellissime boutique, enoteche chic, un bellissimo negozio di stampe antiche e poi la vetrata che la ricopre è spettacolare.
La capitale francese non offre solo le gallerie che si trovavano sul mio cammino. Ne è costellata!
La Parigi dei passages couverts
I passages couverts di Parigi furono costruiti più o meno tutti agli inizi dell’800 ed erano tutti illuminati da splendide lampade a gas al calar della sera.
Immagino dame nei loro elegantissimi abiti lunghi, con cappelli stravaganti ed acconciature impeccabili e signori con rendigote, bastone e pipa che chiacchierano osservando le vetrine o siedono al tavolo di qualche caffè elegante… ah, le Belle Epoque!
Purtroppo con “le grand Paris” di Haussmann molte andarono distrutte e le altre persero la loro attrattiva con la moda dei nuovi ed immensi grandi magazzini, quali La Fayette o Le Bon Marché. Peccato.
Altre gallerie che non tralascio mai di inserire nei miei itinerari a piedi, sempre sulla rive droite perché sono un’abitudinaria…
Passage Brady
Il Passage Brady, sempre aperto e dall’aroma indiano. Su entrambi i lati si susseguono ristoranti, spacci e negozi indiani e pachistani. I profumi di spezie pizzicano il naso quando lo si attraversa ed io mi ci sento sempre a mio agio.
Passage Bourg-l’Abbé
Il Passage du Bourg-l’Abbé con le sue coloratissime vetrine d’epoca e la bella volta vetrata. Chiude insieme ai negozi, intorno alle 19:30-20:00 ed è quindi chiuso anche la domenica.
Passage Choiseul
Il Passage Choiseul, uno dei più lunghi credo. Opera di Tavernier (l’architetto d’inizio ‘900, non il regista 😉 ). È tra i miei preferiti, ma solo perché se lo attraverso vuol dire che sto andando a teatro, al Bouffes Parisiens… e se parlate il francese ve lo consiglio.
Galerie Colbert
La Galerie Colbert è una delle più eleganti. A pochi passi dalla Galerie Vivienne è caratterizzata dalla sua cupola spettacolare.
Passage du Grand Cerf
Il Passage du Grand Cerf (aperto dalle (8:30 alle 20:00) è il passaggio degli artigiani, ma è conosciuto soprattutto per i suoi mercatini del design (les puces). Due lunghi week end in cui si passeggia a velocità zero tra migliaia di articoli di design più o meno vecchi. Viene organizzata una volta in primavera l’altra in estate e mi ha sempre molto divertito.
Passage Jouffroy
Il Passage Jouffroy è bellissimissimo 🙂 tutto in ferro e con un pavimento che vorrei a casa… è uno dei più conosciuti, ma non col suo nome temo… per quasi tutti è semplicemente l’uscita del museo delle cere parigino, il Musée Grévin… e devo ammettere di non esserci mai stata. Conosco bene questa galleria semplicemente perché uscendo dall’entrata degli artisti invece che da quella pubblica a Garnier ero solita incamminarmi lungo i Grands Boulevards…
Passage Verdeau
Vicinissimo al passage Jouffroy si trova il Verdeau (chiuso durante il week end). È la galleria egli antiquari, dei collezionisti di stampe, cartoline e libri. È per me un piccolo paradiso!
Passage des Panoramas
Sempre sui Grands Boulevard si trova poi il Passage des Panoramas la prima delle gallerie parigine! È aperto tutti i giorni fino a mezzanotte ed ha una storia appassionante anche perché il mitico incisore Henri Stern vi si installò aprendo la strada a numerosi altri artigiani dell’editoria. Oggi è la galleria dei filatelisti.
Ci sono molti altri passages couverts di Parigi, più o meno eleganti e ben conservati e se andate in città vi consiglio di sfruttare almeno uno di questi passaggi per scoprire una faccia ormai desueta, ma molto affascinante della capitale.
E poi non fate come me, attraversate i ponti e andate a scoprire anche le gallerie situate sulla rive gauche! 🙂
Mi hai messo una gran voglia di andare a Parigi! E adesso?!
Belle foto, complimenti.
Ops 🙂 Pensa che è una voglia per me costante!
Grazie.
Che nostalgia parigina mi hai fatto venire 🙂 Ora dovrò riprenotare un biglietto del treno!
Non v’è altra soluzione! Io non vedo l’ora che sia novembre per tornarci… ancora 🙂
Che nostalgia! Quando sono a Parigi non manco mai di percorrere qualche passaggio coperto. Ogni volta ne scopro qualcuno di nuovo…
Ti capisco! Sono luoghi a parte. Come piccoli mondi dentro alla città.
Quest’inverno mi sono ripromessa di vivere un po’ anche quelli della Rive Gauche 🙂
Trovo le gallerie malinconiche, con un allure e un fascino francese all’ennesima potenza, per questo le adoro! Mi piace curiosare tra i negozi vintage e le librerie, sono davvero posti curiosi da scoprire lentamente 😉 Ok che adoro Parigi ormai si sa eheh Buoni viaggi Monica
Ciao! Sì, che anche tu sei “malata” di Parigi come la sottoscritta me n’ero accorta 😉
Le gallerie sono piccole oasi in città e meritano di essere visitate, vissute e apprezzate ché più parigino non si può!