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6 min.

Visitare Sigiriya

Tra le emozioni di viaggio più grandi non posso non inserire quella data dal visitare Sigiriya, lo straordinario sito che mi ha portata fin nel cuore dello Sri Lanka.

Se le piantagioni di tè mi hanno fatto scegliere l’antica Ceylon come destinazione 2015, questa svettante rocca vulcanica mi ha ispirato questo periplo al centro dell’isola.

Non tutto mi è piaciuto e alcune visite non le rifarei di certo (!), ma se optate per un viaggio fino a “la lacrima dell’India” vi consiglio di inserire Sigiriya e la regione centrale dello Sri Lanka nel vostro itinerario.

Ma veniamo al dunque…

Sigiriya

Sigiriya è forse più nota come Lion Rock ed è una spettacolare colonna magmatica alta oltre 350 metri su cui il re Kasyapa alla fine del V secolo d.C. fece erigere il suo palazzo sulle rovine di un monastero buddhista.  Per i singalesi Sigiriya è l’ottava meraviglia del mondo e devo ammettere che è proprio un sito speciale.

Data l’assenza totale di ombra e le temperature proibitive del paese, vi consiglio di organizzare la vostra visita la mattina presto o nel tardo pomeriggio e di cominciare dal museo sito all’entrata del parco archeologico per cogliere appieno il valore e la storia di questo luogo così speciale che dopo un abbandono di secoli venne riscoperto nel 1907 dal britannico John Still. Oltre che sull’esposizione permanente, per apprezzare appieno la visita, mi sono affidata al libricino illustrato Story of Sigiriya dell’archeologo Paranavithana che svela i misteri della rocca facendomi fantasticare come piace a me!

Stando al libro, il re Kasyapa uccise il padre per farsi incoronare sovrano e temendo la vendetta del fratello fece costruire la sua reggia su questa roccia, che fece fortificare e circondare da un fossato abitato da alligatori. Per dar lustro alla nuova capitale del regno, la fece abbellire con giardini pensili, giochi d’acqua e centinaia di affreschi ancora visibili, ma ahimè deturpati da turisti diciamo non consapevoli…

Dai disegni visti nel museo e sul libro Sigiriya ricorda molto lo schema architettonico della Città Proibita, con edifici sormontati da tetti a pagoda e protetti da fortificazioni esterne, mentre i giardini attraversati da canali e fontane mi hanno fatto pensare a una piccola e antica Versailles. Una favola insomma!

La non difficile scalata verso la sommità della rocca svela lo spirito monastico del sito che dalla deposizione del re da parte del fratello usurpato fu per secoli un monastero buddhista. A metà salita si raggiunge una prima spianata panoramica sulla quale sorgeva l’entrata ufficiale del palazzo: la testa del leone che dà il nome al sito. Oggi solo le zampe sono visibili e permettono di cogliere la maestosità del fu ingresso, alto all’incirca una quindicina di metri. Salendo le moderne scale metalliche che hanno sostituito l’originale in mattoni si arriva alla terrazza panoramica una volta sede delle reggia. La vista da lassù è spettacolare, così come le piscine ancora visibili. Si sta come sul tetto del mondo…

visitare Sigiriya

Informazioni pratiche per visitare Sigiriya

  • il biglietto d’ingresso costa 3900Rs per gli stranieri e 50Rs per i singalesi e la tariffa è dimezzata per i bambini
  • il sito non è religioso e quindi non è necessario camminare a piedi nudi né coprire spalle e gambe
  • non scordate una bottiglia d’acqua per la salita
  • cercate di salire il più silenziosamente possibile! Lungo tutto il percorso si vedono cartelli che inviato al silenzio onde evitare l’apparizione di sciami di vespe, ma temo sia una trovata per evitare orde di rumorosi barbari…

Piduraryale Rock

Dalla vetta di Sigiriya si scorge anche la sorella minore Piduraryale Rock, sede di un antico e oramai scomparso monastero buddhista. La scalata a questa rocca si fa in poche ore e la vista della Lion Rock da questa angolazione è suggestiva, ma a onor del vero merita solo se avete tempo in abbondanza.

Polonnaruwa

Raggiungibile in due ore di tuk-tuk da Sigiriya, Polonnaruwa è una moderna cittadina famosa per l’omonimo parco archeologico sede di un’antica e potente capitale. Il sito, patrimonio dell’umanità dal 1982, è immenso ed è senza dubbio uno dei meglio conservati tra quelli visitati durante il viaggio in Sri Lanka.

Le rovine sono racchiuse tra mura concentriche e sparse tra giardini e foresta. Al centro sorgeva il palazzo reale di Parakramabahu I e più a nord il cosiddetto Quadrilatero, sede degli edifici religiosi più importanti del paese. In particolare mi ha colpita il Gal Vihara: quattro gigantesche statue del Budda raffigurato in diverse posizioni, direttamente intagliate nella roccia.

A ovest della città si trova il Parakrama Samudra, il grande lago artificiale detto Mare di Parakramabahu, che per secoli fornì acqua e protezione alla città.

Per i dettagli storici legati all’antica capitale, vi consiglio di leggere la pagina dedicata su Wikipedia certamente più affidabile dei miei appunti presi distrattamente in loco…

Informazioni pratiche: 

  • il biglietto d’ingresso costa 3250Rs
  • essendo il sito prettamente religioso dovrete coprire gambe e braccia e togliere le scarpe. Vi consiglio dei calzini di riserva per addolcire un minimo la camminata sul pietrisco che circonda i monumenti…

Ritigale Ruins

Una visita imperdibile è quella alle rovine di Ritigale che mi hanno regalato qualche ore in puro stile Indiana Jones!

L’entrata a questo parco archeologico è anche la sede di un distaccamento del Dipartimento di Archeologia dello Sri Lanka che chiede solo una donazione libera per lasciar passare i pochissimi curiosi desiderosi di avventurarsi alla scoperta di questo antico monastero inghiottito dalla foresta.

Qui tutto è altamente scenografico: i ponti in pietra, le scale sconnesse che salgono serpeggiando tra gli alberi, i massi sparpagliati nel verde smeraldo, i versi delle scimmie che accompagnano la visita, il rumore del corso d’acqua che nella stagione secca non si vede, ma c’è.

A quanto pare a questa montagna sono legate anche un’infinità di leggende popolari. Si dice ad esempio che qui cresca l’erba Sansevi, che avrebbe il potere di curare ogni male e allungare la vita. Io non l’ho trovata…

Dambulla

Dambulla è uno stradone densamente popolato e caotico che ospita quello che ho spontaneamente definito “l’elogio del kitsch”, ovvero il luccicante Museo del Buddhismo che funge anche da ingresso al tempio roccia più famoso dello Sri Lanka.

Il museo è veramente una sorta di collezione triste e mal esposta di icone e paramenti, mentre il monastero che sorge sotto la roccia alla sommità della collina è molto suggestivo con i suoi colonnati bianchi e i frontoni decorati.

Il sito si compone di cinque grotte-reliquiario con i soffitti dipinti, tutte molto frequentate dai fedeli del posto. Esternamente ne sono rimasta veramente colpita, ma le grotte non mi sono piaciute e non ho colto la spiritualità del luogo C’è da dire che l’entrata è talmente poco spirituale che si fatica ad andare oltre eh!

Informazioni pratiche: 

  • il biglietto d’ingresso costa 1500Rs
  • il sito è religioso e il controllo all’entrata più attento che altrove
  • non scordate una bottiglia d’acqua per la salita
  • se volete farmi solo una rapida tappa senza pernottare in zona, potete lasciare gli zaini all’ingresso del Tempio per la durata della visita

Visita del villaggio tradizionale di Sigiriya

Lungo la strada che collega Dambulla a Sigiriya sorge hanno un villaggio tradizionale a uso e consumo dei turisti. È ovviamente un’attrazione pensata per gli occidentali e può far storcere il naso ai più, ma a me è piaciuto vedere come si vive ancora nelle zone rurali dello Sri Lanka, cosa si mangia e come ci si sposta.

Il costo dell’esperienza è di 2500Rs e tra giro in carretto, attraversamento del fiume in canoa, merenda nella capanna* e rientro alla base bisogna contare un due ore circa.

*se non siete vaccinati contro l’epatite A vi sconsiglio il frugale banchetto! 

Viaggio nel cuore dello Sri Lanka

Per maggiori informazioni pratiche su trasporto, spostamenti in loco, alloggio e per scoprire il resto del mio itinerario in Sri Lanka, vi invito a leggere il mio post Viaggio attraverso lo Sri Lanka scritto qualche mese fa.

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Silvia's Trips

Hi there! My name is Silvia and after 15 years between the Paris Opera and the Palau de les Arts in Valencia I now run a boutique hotel in Cinque Terre, deal with tourism management and blogging, sail, horse-ride, play guitar and write about my solo trips around the world. For more info about me and my travel blog check my full bio.