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6 min.

Chiang Rai mi ha insegnato la serenità e il dolce far niente

A Chiang Rai ho imparato che il viaggio è anche posarsi, stare in silenzio, meditare, perdersi in un panorama, conoscere e riflettere.

Chiang Rai non mi stanca

Mi ci sento così bene che Chiang Rai è diventata la mia destinazione per riposo e relax. La maggior parte dei viaggiatori prevedono qualche giorno sulla costa per ricaricare le pile, io lo prevedo qui. Come fosse un po’ il mio mare insomma.

Tranquilli però, non è un post che parla delle mie ore a contemplare la natura e meditare 😉

Come arrivare a Chiang Rai

Chiang Rai è servita benissimo da autobus di ogni dimensione e anno di immatricolazione e stato di conservazione. Le stazioni dei pullman sono due, quella nuova fuori città e quella storica acconto al Night Bazar (seconda fermata), e collegano la città al resto del paese.

La prima volta vi arrivai da Chiang Mai, in circa tre ore di viaggio attraverso montagne e foreste verde smeraldo tempestate dai tetti dorati dei templi (dai 200 ai 3oo bath in base alla compagnia).

Nel 2011 ci ho fatto tappa al rientro dal Laos, partendo dalla sponda thailandese del Mekong. Il pullman parte ogni due ore dal mercato di Chiang Khong, nel senso che parte proprio tra le bancarelle di frutta… (140 bath).

Chiang Rai è il mio mare

Altra opzione, che però non consente di godere del paesaggio, è arrivarci in aereo. L’aeroporto è piccolo, ma molto ben servito e a pochi minuti dal centro. Come per le altre destinazioni, anche in questo caso la compagnia più economica è senza dubbio Air Asia, anche se venendo da altre città thailandesi costringe a far scalo all’aeroporto Don Mueang a Bangkok.

Dove dormire

Uno dei motivi che mi fa tornare così di frequente a Chiang Rai è proprio l’alloggio. Qui si trova il Naga Hill che ho fin dai primi istanti eletto come casa.

Che dire, il paradiso! Si tratta di un piccolo resort in collina, a pochi chilometri dal centro, con bungalow dallo charme e dal romanticismo unici, giardino lussureggiante e piscina salata con vista, ottimo ristorante, ottimo servizio. Nessuna nota dolente né critica possibile. I bungalow sono di tre tipi (800, 1200 o 1800 baht), ma il mio preferito è il piccolo…

Silvia's Trips al Naga Hill, Chiang Rai

Tri mi accoglie sempre con il suo bellissimo sorriso. La conobbi incinta e ora la sua bimba inizia a dire qualche parola di inglese 🙂
Il risveglio la mattina poi è sempre da favola, con i raggi del sole che filtrano attraverso le fessure della capanna di bambù… un incanto.

Come spostarsi

 Ho sempre affittato uno scooter per visitare i dintorni e sentirmi libera. Il primo anno lo affittai in centro il primo giorno e durante i soggiorni seguenti chiedendo al Naga Hill di occuparsene in modo da trovarlo già lì al mio arrivo. Il costo durante l’ultimo soggiorno nel 2013 si aggirava intorno ai 9€ al giorno, assicurazione inclusa.

Cosa visitare a Chiang Rai

Tra gli innumerevoli templi di Chiang Rai, in cima alla mia lista c’è senza dubbio il Wat Phra Kaew e l’annesso museo. La leggenda vuole che durante un temporale un fulmine ruppe il tempio, rivelando il Buddha di Smeraldo che è ora custodito nell’omonimo tempio nel Palazzo Reale di Bangkok. Ah, in realtà la statua è di giada…

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Il tempio più famoso però è il Wat Rong Khun, il tempio bianco ideato e decorato con gesso candido e specchi dall’artista Chalermchai Kositpipat.

Il tempio riprende tradizioni popolari, buddhismo e induismo e per me non ha assolutamente nulla di spirituale. Mi sembra più un parco d’attrazioni stile Disney che un tempio buddhista e la serie infinita di negozietti e ristoranti turistici che lo circondano non aiutano. Non lontano si trovano anche delle cascate molto consigliate dalla Lonely Planet, ma anche queste mi hanno delusa.

Chiang Rai è il mio mare

Chiang Rai è il mio mare

Chiang Rai è il mio mare

Mia grande passione è invece la Walking Street del sabato sera che occupa buona parte del centro città ed è sempre una rivelazione di maestrie varie, sapori, colori, suoni… una babele che avvolge e stravolge, ma è talmente bello perdervisi 🙂

I prezzi sono bassissimi e molto convenienti rispetto agli altri mercati, le distese di prodotti artigianali fanno perdere la cognizione del tempo (e dello spazio disponibile nello zaino!) e i chioschi di finger food paiono infiniti. Mentre altrove ho spesso la sensazione che le condizioni igieniche potrebbero tradirmi, qui provo sempre tutto senza timore ed è così che ho scoperto di amare i grilli saltati in padella!

Chiang Rai è il mio mare

Molto belli e variopinti anche gli spettacoli allestiti qua è là lungo il percorso e validissimi i massaggiatori radunati in piazza.

Chiang Rai è il mio mare

Nei dintorni di Chiang Rai

Più che della città in realtà mi sono innamorata dei suoi dintorni che offrono panorami vari e sono fonte inesauribile di scoperta. Villaggi, templi nascosti, laboratori artigianali, centri di meditazione, laghi, montagne e foreste mai banali. Basta aver voglia di lasciarsi trasportare da emozioni e curiosità e le giornate in questa regione regalano sempre sorprese ed esperienze speciali.

Chiang Rai è il mio mare

Dovendo scegliere però, tra tutte vi consiglio queste tappe, a cui si giunge non senza fermate intermedie dovute alla bellezza dello scenario attraversato 🙂

  • Mae Sai, al confine birmano. Ci si arriva in circa due ore lungo l’autostrada che porta in Myanmar e si ferma proprio al ponte che funge da passaggio di frontiera. La cittadina è un mercato globale, ma non vi si trovano oggetti particolari, se non paccottiglia e falsi vari. Meritano invece le boutique di antiquariato in cui si trovato pezzi molto belli e di valore e dove trovo sempre nuove pipe per la mia collezione. Sì, colleziono pipe da oppio.

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  • Mae Salong, un piccolo borgo di montagna. La strada per arrivarci è tortuosa e a tratti molto ripida (al limite anche per uno scooter!), ma ad ogni tornante regala viste speciali. Una volta arrivati si scopre un paesotto che riunisce etnie diverse e diversi usi e costumi.  Molto suggestive le piantagioni di té a perdita d’occhio e immancabile per me la degustazione di tè verde e tè bianco nei negozietti cinesi che lo servono accompagnato da larve essiccate. La prima volta pensavo di svenire e ne ho messa una in bocca con occhi chiusi e smorfia preventiva… in realtà hanno la consistenza di biscottini da aperitivo, ma sono completamente insapore. Si può fare insomma. Molto carino anche il mercato mattutino tenuto dalle donne aka, bellissime nei loro costumi tipici.

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  • Hot Springs (terme solforose a 56°), a cui si arriva lungo una bellissima stradina di montagna che a un certo punto si converte in un ponticello in bambù da attraversare in motorino perché la strada da fare una volta sull’altra sponda è ancora parecchia… lungo e stretto ponticello! Son viva e i clienti abituali delle terme pure.

Chiang Rai è il mio mare

Le donne giraffa nel nord della Thailandia

Oltre al tempio bianco, non tornerei più a visitare il villaggio Karen alle porte di Chiang Rai. Si tratta di una sorta di riserva che ospita alcune famiglie Karen, le cui donne sono conosciute come “le donne giraffa”.
L’ingresso a questo villaggio recintato costa 250 bath e mi è sembrato uno zoo… le donne e bambine, a cui mettono i collari a partire dai quattro anni, sia intorno al collo che alle ginocchia, sono comunque bellissime e fiere e le loro stoffe di ottima qualità. Che magone però.
Chiang Rai è il mio mare
Chiang Rai è il mio mare

Un leggenda locale

Secondo la una leggenda locale il re Meng Rai riuscì a catturare un elefante che gli era scappato proprio ai piedi della collina Di Tong e per questo nel 1262 decise di fondare il tempio Wat Phrathat Doi in cima alla collina e la città fortificata di Chiang Rai come capitale del regno Lanna.

Le mura della città oramai non esistono più, fatta eccezione per pochi metri in pieno centro che però non sono originali e sono un po’ un pugno in un occhio…

Chiang Rai è il mio mare

Riassumendo: incontrato sempre e solo gente disponibilissima, ma attenzione: praticamente nessuno al nord parla inglese. Comunicare a gesti può comunque essere molto divertente!
Nel corso dell’ultimo soggiorno poi, vagando in scooter, ho notato parecchi paesini e cittadine in cui non ho avuto il tempo di soffermarmi e che hanno fatto nascere in me il desiderio di tornare, ancora… si vedrà…
Silvia's Trips

Hi there! My name is Silvia and after 15 years between the Paris Opera and the Palau de les Arts in Valencia I now run a boutique hotel in Cinque Terre, deal with tourism management and blogging, sail, horse-ride, play guitar and write about my solo trips around the world. For more info about me and my travel blog check my full bio.

9 Comments

  • Andrea da Bangkok ha detto:

    Bel post

    … molto bello davvero che condivido in tutto ma ho un però…

    avendo personalmente conosciuto e discusso con Ajarn Chalermchai Kositpipat la sua opera… ti invito a tornare al Tempio Bianco, possibilmente all’alba o al tramonto di un infrasettimanale… e a sedere all’esterno della recinzione vicino all’alloggio dei monaci 🙂

    • Silvia's Trips ha detto:

      Grazie Andrea. Non sarai l’unico a non condividere, tutte le persone con cui ne parlo sono affascinate dal Tempio Bianco…. quindi suppongo di essere io quella fuori fase! Ad ogni modo seguirò il tuo consiglio e ci tornerò. Ti farò sapere 😉

  • Alessio ha detto:

    Quindi se io volessi passare una giornata tra Mae Sai e Chiang Saen partendo e tornando da Chiang Rai, affittare uno scooter potrebbe essere una soluzione vincente…oppure è un giro troppo lungo da fare in scooter e tocca arrangiarsi con i minibus?

    • Silvia's Trips ha detto:

      Io l’ho sempre fatto in scooter e lo consiglio. Ci si può fermare dove e quando si vuole e gli scorci che invitano alla pausa non prevista sono moltissimi.

  • Jenni ha detto:

    Ciao Silvia..indovina un po..sono al Naga hill..siamo qui da tre giorni..il parco è splendido ma credo abbiano cambiato gestione e i bungalow non sono molto curati..noi siamo nel 6..quello small..!è tutto comunque molto bello anche se nessuno alla reception parla inglese. Domani vogliamo fare un tour in moto del nord..volevo chiederti..le Hot spring di cui parli sono vicine a chiang rai o verso mae salong. Un bacio..e grazie per i consigli!

    • Silvia's Trips ha detto:

      Ciaoooo! Le hot springs sono lato Chiang Rai, ma se fate una sola escursione andate a Mae Salong! Peccato per il cambio gestione 🙁 Baci! PS proprio oggi ti ho pensata e ti ho preso del tè verde!

  • Stefania ha detto:

    Ciao Silvia! Complimenti per l’articolo!
    Sono a Chiang Rai e stavo girando nei dintorni, non ho trovato nessuna indicazione sul villaggio Karen, a parte un tag su google maps che lo posiziona a circa 15 Km a nord di Chiang Rai (non lontano dalla casa nera). Sai darmi qualche indicazione in merito? Ti ringrazio…

    • Silvia's Trips ha detto:

      Ciao Stefania e grazie del messaggio,
      Il villaggio Karen si trova sull’autostrada in direzione Mae Sai. troverai svariati cartelli che lo indicano, ma sinceramente te lo sconsiglio… è come uno zoo per donne e bambine costrette a esporsi ai turisti e io mi sono pentita molto di esserci stata, ma non ne avevo idea… Comunque vedi tu e goditi la mia amata Chiang Rai!